Diventare "climate positive" al
2030 (cioè rimuovere più gas serra di quanti ne emette) è
l'obiettivo di Henkel illustrato nel rapporto di sostenibilità
2022, dove si evidenzia come oggi il 70% dell'energia utilizzata
dai siti produttivi derivi da fonti rinnovabili, mentre l'87%
del packaging è riciclabile e rinnovabile.
Henkel vuole arrivare al 2030 aumentando al 100% l'utilizzo
di energia da fonti rinnovabili e ha avviato 93 progetti in
tutto il mondo per produrre energia pulita nei propri siti
produttivi. In Italia, in particolare, è il sito lombardo di
Casarile ad aver avviato la costruzione di una nuova caldaia a
biomassa e un impianto fotovoltaico che dovrebbero essere
pienamente operativi entro fine anno.
A pesare, però, sull'impronta carbonica complessiva di Henkel
sono soprattutto l'uso dei suoi prodotti e lo smaltimento delle
confezioni. Per questo negli ultimi anni l'azienda ha investito
sulla ricerca e sviluppo per ottimizzare sia i prodotti sia gli
imballaggi, con l'obiettivo di arrivare al 100% di packaging
riciclabile o riutilizzabile entro il 2025, utilizzando più del
30% di plastica riciclata nelle confezioni.
"Stiamo accelerando la transizione energetica dei nostri siti
produttivi e lavoriamo per rendere più sostenibili i prodotti e
le loro confezioni - ha detto Mara Panajia, presidente e a.d. di
Henkel Italia -. Henkel guarda alla sostenibilità fin
dall'inizio del secolo scorso, grazie alla lungimiranza del suo
fondatore, e quest'anno presentiamo il trentaduesimo rapporto
sulla sostenibilità".
Sostenibilità non è solo ambiente e tra gli obiettivi
annunciati da Henkel c'è quello di avere in Italia il 50% di
manager donne entro il 2025, oggi al 39%. A ciò si aggiungono i
progetti sociali rivolti all'inclusività, in tutte le sue forme.
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