L'Italia è il primo produttore
europeo di alluminio riciclato, sia per quantità di produzione
sia in termini di rottame impiegato. Nel 2021 la produzione
nazionale di alluminio secondario ha raggiunto i massimi
storici, raggiungendo quota 954 mila tonnellate. L'alluminio da
riciclo richiede il 95% di energia in meno rispetto
all'alluminio primario da bauxite. Lo ha reso noto il Cial, il
Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, a una conferenza a
Roma.
Secondo il Consorzio tuttavia, a fronte di una potenziale
presenza di circa 167 mila tonnellate di alluminio nei rifiuti
urbani, vi è una 'perdita' di alluminio - apparentemente non
riciclato o recuperato - di circa 65 mila tonnellate, poco meno
del 40% del totale.
Secondo il ricercatore Duccio Bianchi, autore della ricerca
'Miniere urbane', "dalla gestione dei rifiuti ingombranti, cui
affluiscono circa 60 mila tonnellate di alluminio, si recuperano
oggi meno di 1.500 tonnellate di alluminio, a causa dell'assenza
(o della impropria gestione) dei dispositivi di cattura dei
metalli non ferrosi".
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