"Il prezzo della carta riciclata è
crollato nell'ultimo anno del 72%, per il calo dei consumi
dovuto al caro energia e all'inflazione. Poi abbiamo la barriera
della burocrazia italiana, con i costi legati ad autorizzazioni
lunghissime. E ora la Ue, col regolamento sulla spedizione dei
rifiuti che sta per approvare, potrebbe ostacolare anche
l'esportazione della carta da macero, che ha tenuto in piedi il
settore". Lo ha spiegato all'ANSA il direttore generale di
Unirima (l'associazione dei riciclatori della carta), Francesco
Sicilia, alla fiera Ecomondo a Rimini.
"Il problema - spiega Sicilia - è che l'Unione non vuole
riconoscere alle balle di carta pressata da macero la qualifica
di materia prima seconda (materia prima riciclata, n.d.r.), come
fa il regolamento italiano sull'end of waste. Per l'Europa,
quello che in Italia è materia prima seconda, sarebbe soltanto
un rifiuto, soggetto a tutta una serie di autorizzazioni per
l'esportazione. Il nuovo regolamento potrebbe reintrodurre nuova
burocrazia per l'export, che danneggerebbe le imprese italiane".
Per Sicilia, "alle cartiere italiane mandiamo 5 milioni di
tonnellate da carta da macero all'anno, all'estero 1,5 milioni.
Nei primi 6 mesi del 2023 le esportazioni sono raddoppiate
rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo export ha evitato
il crollo del mercato. E ora l'Europa vuole mettere nuove
barriere".
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