L'obbiettivo del decreto Energia "è
dare alcune regolamentazioni nuove e far ripartire un nuovo
sistema sul fronte dell'energia che permetta di guardare avanti
e abbia una valenza di fruibilità. Un punto importante rispetto
alla bozza è prevedere i porti per l'eolico offshore, attrezzare
almeno due porti con un meccanismo a candidature per creare le
basi per determinare grandi investimenti". Così il ministro
dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto
Fratin.
La bozza del decreto "era circolata e riguarda una soluzione
sulla questione del gas, sul fatto di trovare una soluzione che
ci permette di utilizzare i grandi giacimenti e nel contempo
andare a beneficio delle grandi imprese energivore. Certamente
uno dei grandi problemi nazionali è che le nostre imprese
energivore sono svantaggiate rispetto a quelle di Paesi come la
Francia o la Germania, l'una per una serie di ragioni di ordine
nucleare, l'altra per una condizione di bilancio molto robusta",
aggiunge Pichetto Fratin intervenendo in video conferenza
all'incontro 'Italia direzione Nord, riflessioni sulla
leadership' in svolgimento a Milano.
Altrettanto si può dire "per quanto riguarda il meccanismo di
cessione di energia da parte del Gse, con competenze anche di
lungo periodo innovative. Si cede energia, ma deve esserci da
parte della controparte l'impegno a produrre in vent'anni un
quantitativo rilevante di energia pulita", conclude il ministro,
ricordando che su altri fronti "sto per firmare anche le Cer
(Comunità energetiche rinnovabili), l'agrivoltaico e le aree
idonee: sono tanti piccoli passi verso gli obiettivi 2030".
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