L'Italia apripista in Europa per le
rotte aeree "green": conseguenza positiva sono i "voli più
veloci e meno costosi". Parola dell'amministratore delegato
dell'Enav, Pasqualino Monti, che, in un'intervista a "La
Stampa", evidenzia come il nostro Paese sia stato "il primo
d'Europa ad adeguarsi al progetto Ue "free route", che impone a
tutti gli Stati di rendere rettilinei i collegamenti aerei al di
sopra dei 6500 metri di quota, anziché seguire linee spezzate".
Monti sottolinea che l'obbligo di adeguarsi alla direttiva è
fissato per il 31 dicembre del 2025: "Noi invece abbiamo già
fatto tutto". L'adeguamento alla direttiva porterà, in termini
di vantaggi, "tempi di volo più brevi e minore consumo di
carburante avio: un aiuto sia per l'ambiente sia per i bilanci
delle compagnie. E ci potranno essere benefici anche per le
tasche dei viaggiatori, se le compagnie vorranno girare a loro
una parte dei risparmi", rimarca Monti aggiungendo che saranno
risparmiati in Italia "novanta milioni di chilogrammi all'anno"
di carburante avio.L'Ad di Enav ha, inoltre, spiegato che, tra
il 2017 e il 2022, le rotte "green" sono "progressivamente
diventate regola in Europa al di sopra dei 9.000 metri. La tappa
successiva è renderle obbligatorie anche a quote più basse, cioè
al di sopra dei 6.500 metri. Bisogna farlo entro il 31 dicembre
2025. Noi abbiamo cominciato i test da tempo e da fine marzo il
nuovo sistema è entrato a regime". Infine, in merito al recupero
del traffico aereo in Italia, Monti ha sottolineato come lo
scorso anno sia sia "superato il 2019 pre-pandemico e nel 2024
il traffico sta crescendo dell'11 o 12% rispetto al 2023".
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