Ambiente, persone, obiettivi ed
economia, sono i principali punti toccati dal bilancio di
sostenibilità di Guido Gobino, relativo al 2023. L'azienda ha
una presenza nel mondo in 43 Paesi, il 95% di materie prime di
origine italiana utilizzate (Nocciola tonda gentile trilobata
Igp, zucchero da barbabietole coltivate e lavorate in Italia,
latte da allevamenti della filiera alpina piemontese) e il 53%
di fornitori che osservano le tematiche Esg (Environmental,
social, governance), dati in crescita rispetto al bilancio 2021.
Origine certificata, prezzo equo, assenza di lavoro minorile,
condizioni di lavoro dignitose, conservazione e difesa delle
foreste e della biodiversità sono solo alcune delle
caratteristiche che contraddistinguono la provenienza del cacao
utilizzato per il cioccolato Guido Gobino. "Da anni la
sostenibilità è un parametro fondamentale che costituisce la
qualità dei nostri prodotti" afferma Pietro Gobino, responsabile
del team di sostenibilità
Il bilancio ha implementato ad esempio il metodo di
rendicontazione degli impatti ambientali con un -38% del consumo
di plastica rispetto al bilancio relativo al 2021, prediligendo
alternative più sostenibili come carta e bioplastiche, un +95%
di carta proveniente da colture rinnovabili (Tree Free) rispetto
al 2021, con l'80% dell'energia elettrica impiegata che proviene
da fonti rinnovabili, la presenza di pannelli solari per il
riscaldamento dell'acqua, la riduzione delle componenti del
packaging: per esempio le nuove etichette delle creme spalmabili
sono in peel-off, facili da rimuovere e che permettono di
riutilizzare il vasetto.
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