Taglio delle emissioni,
certificazione della parità di genere, formazione, procurement
sostenibile: sono questi i tre pilastri del bilancio di
sostenibilità 2023 di Engineering sottoposto per il terzo anno
consecutivo al processo di revisione di un ente terzo. L'analisi
e la rendicontazione ha interessato per la prima volta l'intero
perimetro globale della società con le sue oltre 80 sedi
operanti in 21 Paesi.
Negli ambiti social e governance il gruppo mira ad arrivare al
35% di donne in azienda entro la fine del 2025 (perimetro gruppo
Italia). Nel 2023 il gruppo ha ottenuto la certificazione per la
parità di genere. Centrale anche la formazione. Nel 2023 l'It &
management academy ha erogato oltre 260.000 ore di formazione.
Nel 2023, le emissioni dirette di Scopo 1 risultano diminuite
del 7%. Il risultato è stato raggiunto anche grazie al processo
di efficientamento del data center di Pont-Saint-Martin che,
attraverso il recupero del calore residuo legato al
raffreddamento del datacenter destinandolo al riscaldamento
degli uffici, ha permesso di eliminare l'utilizzo del metano
come fonte di riscaldamento.
Le emissioni di Scopo 2 (emissioni indirette legate ai consumi
elettrici) hanno registrato un netto miglioramento, segnando una
riduzione di circa il 50% (metodologia market-based).
Il gruppo ha avviato un percorso di procurement sostenibile,
grazie alla partnership con Open-es, per monitorare le
performance Esg dei fornitori, con l'obiettivo di mappare il 25%
dei Top Providers nel 2024 e il 50% nel 2025.
"Siamo in una fase storica in cui l'uso della tecnologia ci
spinge a trovare soluzioni a portata di mano e capaci di
disegnare un futuro più green, sostenibile e inclusivo.
In questo contesto, Engineering sta portando avanti un profondo
processo trasformativo con l'ambizione di diventare attore del
cambiamento per sé e per i propri partner", ha spiegato il ceo
Maximo Ibarra.
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