La temperatura sul tetto d'Europa è aumentata di due gradi dagli anni '30: sono sette le azioni in programma per contrastarne gli effetti, che vanno dalla riduzione dei ghiacciai all'aumento dei crolli di roccia. A partire dalla messa in sicurezza dei sentieri di accesso ai rifugi, modificando alcuni tracciati e "abbandonandone altri", diventati pericolosi per l'instabilità dei versanti. Priorità poi alla modifica delle aperture degli impianti di risalita (anche per favorire lo scialpinismo in primavera), al monitoraggio di quelli meno recenti e all'ammodernamento dei rifugi (è il caso del rifugio des Cosmiques, che alla fine dello scorso inverno aveva esaurito le risorse d'acqua). Non mancano gli investimenti nella ricerca, con il centro internazionale d'interpretazione dei ghiacciai e del clima previsto in un nuovo edificio ai piedi della Mer de glace, il più lungo ghiacciaio di Francia, provato dall'aumento delle temperature. L'espace Mont-Blanc (che riunisce Savoia e Alta Savoia francesi, Vallese svizzero e Valle d'Aosta) ha già sbloccato 1,3 milioni di euro nel 2017 per l'adattamento del territorio ai cambiamenti climatici. Sono inoltre previsti aiuti ai giovani aspiranti guide alpine.
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