"In questi giorni, l'umanità deve
fare delle scelte essenziali; deve contrastare il cambiamento
climatico. Per decenni, la scienza ci ha avvertito che il
comportamento umano stava gettando le basi per un drammatico
aumento della temperatura del nostro pianeta. Ma la scienza da
sola non è sufficiente". A dirlo il professor Giorgio Parisi,
premio Nobel nel 2021 per la Fisica per i suoi studi sui sistemi
complessi, intervenendo via skype alla cerimonia per i 50 anni
dalla fondazione dell'Università della Calabria.
"Sono necessarie - ha aggiunto - decisioni politiche
soprattutto da parte dei Paesi ricchi. Dobbiamo andare oltre il
miope interesse nazionale per risolvere i problemi globali con
lo spirito di 'whatever it takes'. Il Covid ci ha insegnato che
siamo tutti collegati e ciò che accade nei mercati dei giochi o
nella foresta amazzonica riguarda profondamente tutti noi.
Purtroppo, le azioni intraprese dai governi non sono state
all'altezza di questa sfida e i risultati finora sono stati
estremamente modesti. Ora che il cambiamento climatico sta
iniziando a influenzare la vita delle persone, c'è forse una
reazione più decisa, ma abbiamo bisogno di misure molto più
forti. Il risparmio energetico è un capitolo da affrontare con
decisione: ad esempio, finché la temperatura interna delle
nostre case rimarrà quasi costante tra estate e inverno, sarà
difficile fermare le emissioni. Bloccare con successo il
cambiamento climatico richiede uno sforzo mostruoso da parte di
tutti: si tratta di un'operazione con un costo colossale, non
solo finanziario ma anche sociale, con cambiamenti che
influiscono sulla nostra vita".
"La politica - conclude - deve garantire che questi costi
siano accettati da tutti: coloro che hanno utilizzato più
risorse devono contribuire di più, per incidere il meno
possibile sulla maggior parte della popolazione; i costi devono
essere distribuiti in modo giusto ed equo tra tutti i Paesi: non
solo la decenza richiede che i Paesi che attualmente incidono
sulle risorse del pianeta facciano gli sforzi maggiori, ma se
così non accadrà, sarà politicamente impossibile contrastare il
cambiamento climatico in maniera efficace".
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