(di Ida Bini)
Sarà il Museo Storico della
Comunicazione di Roma a diventare il primo spazio museale al
mondo prossimo al consumo energetico zero. L'ambizioso progetto
è dell'artista Geo Florenti che ha presentato il suo "Museo
hybrid" a Roma durante la Giornata Mondiale dell'Ingegneria per
lo sviluppo sostenibile.
Inaugurato nel 1982, il Museo Storico della Comunicazione è
un imponente spazio espositivo all'Eur di proprietà del
ministero delle Imprese e del Made in Italy, che riunisce tante
innovazioni tecnologiche nel mondo delle telecomunicazioni, a
partire da quelle di Meucci e di Marconi. Ed è proprio in questo
tempio delle rivoluzioni tecnologiche, scientifiche e artistiche
che si inserisce il progetto "Museo hybrid" di Geo Florenti,
artista di origini romene e innovatore di tecnologie
energetiche. "Per garantire all'umanità i servizi energetici
primari ai quali è stata abituata - ha sottolineato Geo Florenti
- è necessaria una rapida sostituzione delle tecnologie
energetiche convenzionali, puntando su soluzioni ecocompatibili
di facile realizzazione, passando a impiegare nelle
componentistiche solo minime quantità di eco-materie prime
attraverso processi di produzione a impatto zero".
Le soluzioni ecocompatibili proposte, dunque, sono la
rivisitazione dei sistemi energetici e illuminotecnici dei
musei, l'abbassamento dei consumi di energia e la
semplificazione delle materie, facili da produrre.
Collaboreranno al progetto pilota il professor Ferrero del
dipartimento di Ingegneria alla Sapienza di Roma e un gruppo di
ricerca formato da giovani ingegneri, specializzati nella
problematica tecnico costruttiva. Secondo i dati analizzati, le
innovative soluzioni di Geo Florenti comporteranno un
abbattimento del consumo energetico del 90%, con un risparmio da
reinvestire nella tutela culturale, portando a Roma una svolta
in grado di rispondere alle necessità del cambiamento climatico
e alla crisi energetica e di materie prime. Le innovative
soluzioni non riguardano solo l'illuminazione di edifici,
strade, parchi, aeroporti, ferrovie, insegne luminose e
cartelloni pubblicitari, ma rappresentano soluzioni in grado di
intervenire sugli impianti di riscaldamento e di aerazione.
"Quella di Geo Florenti è una intuizione veramente
incredibile - ha commentato il professor Marco Ferrero - è uno
scatto, un passaggio importante nel concepimento del risparmio
energetico". "Sono orgoglioso che questa avanzatissima soluzione
tecnologica sia stata ideata da un artista che ha mosso i primi
passi nel nostro territorio - ha commentato Massimo Gazzè,
presidente della Consulta della Cultura del Municipio Roma IX
Eur - e se Roma sarà presto la prima città al mondo ad aver
realizzato un museo prossimo al consumo energetico zero, il mio
auspicio è che proprio una culla di antica civiltà come la Città
eterna divenga una moderna Capitale interculturale e
tecnologica".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA