Lunedì 13 marzo è iniziata a
Interlaken, in Svizzera, la sessione di approvazione finale del
nuovo rapporto sul clima mondiale dell'Intergovernmental Panel
on Climate Change (Ipcc), il comitato scientifico dell'Onu sulle
questioni climatiche. Il documento "Climate Change 2023" (il
sesto preparato dall'Ipcc) raccoglierà le ricerche scientifiche
più recenti sul tema, e sarà approvato nel giro di una
settimana. Una sintesi del rapporto verrà pubblicata lunedì 20
marzo. Lo rende noto il Wwf con un comunicato.
Per Stephanie Roe, responsabile scientifica del Wwf su Clima
ed Energia, una dei lead author del rapporto Ipcc, "con le
emissioni attuali ancora al loro livello più alto nella storia
dell'umanità, siamo fuori rotta, e la finestra per limitare il
riscaldamento a 1,5 gradi si sta rapidamente chiudendo. Anche la
scienza mostra chiaramente che abbiamo le soluzioni a portata di
mano. In alcuni casi abbiamo iniziato ad adottare queste
soluzioni, con vari paesi che stanno già ottenendo riduzioni
sostenute delle emissioni, ma l'azione non è ancora della
portata o della velocità di cui abbiamo bisogno".
Secondo il Wwf, risultati dei tre gruppi di lavoro Ipcc, che
saranno inclusi nel Rapporto di sintesi, segnalano che
l'atmosfera ha raggiunto la più alta concentrazione di CO2 degli
ultimi due milioni di anni e che il tasso di innalzamento del
livello del mare è il più rapido degli ultimi 3000 anni.
L'attuale riscaldamento di 1,1 gradi dai livelli pre-industriali
ha già causato un pericoloso sconvolgimento della natura e del
benessere umano in tutto il mondo, peggiore di quanto previsto
nell'ultimo Rapporto di sintesi dell'Ipcc nel 2014. Le emissioni
di gas serra hanno continuato a salire ai livelli più alti nella
storia dell'umanità. Gli attuali impegni politici e finanziari
fino al 2030 rendono impossibile limitare il riscaldamento a 1,5
°C.
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