L'Italia si conferma un'eccellenza a
livello europeo per la raccolta differenziata degli imballaggi
in acciaio, con un tasso di riciclo che supera ampiamente
l'obiettivo per il 2025 (70%) e raggiunge addirittura l'80%
fissato per il 2030 dall'Unione Europea. Nel 2022, infatti, sono
state avviate al riciclo 418.091 tonnellate di imballaggi in
acciaio, pari all'80,6% dell'immesso al consumo. I dati sono
stati resi noti da Ricrea, il Consorzio nazionale per il
recupero e il riciclo degli imballaggi in acciaio, uno dei 7
consorzi di filiera del sistema Conai, in occasione
dell'assemblea annuale che si è svolta oggi a Catania.
I cittadini italiani hanno dimostrato un impegno sempre
maggiore nella raccolta differenziata degli imballaggi in
acciaio come barattoli e scatolette, bombolette spray, tappi
corona, capsule, scatole fantasia, latte, fusti e fustini.
Nell'ultimo anno la quota pro-capite di imballaggi in acciaio
raccolti è stata in media di 4,4 Kg per abitante. In totale sono
state raccolte da superficie pubblica e privata 490.223
tonnellate di imballaggi in acciaio (+6% rispetto al 2021).
Questo risultato, spiega una nota, è stato possibile anche
grazie all'accordo quadro Anci-Conai, che attraverso
l'attivazione di convenzioni promuove la crescita della raccolta
differenziata dando il via al percorso virtuoso del riciclo.
Oggi sono attive 446 convenzioni per un totale di 6.089 Comuni
coinvolti e 51.033.932 persone servite. La popolazione italiana
coperta da convenzione nel 2022 è stata pari all'86%, con un
incremento dell'1,5% rispetto al 2021.
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