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I Fridays for Future in piazza in 35 città italiane

I Fridays for Future in piazza in 35 città italiane

Migliaia a Roma: "Resistenza climatica contro il negazionismo di stato"

ROMA, 06 ottobre 2023, 20:21

Redazione ANSA

ANSACheck

Friday for future a Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Friday for future a Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA
Friday for future a Torino - RIPRODUZIONE RISERVATA

In piazza oggi i giovani in tutta Italia, in 35 città, per lo sciopero del clima di Fridays for Future.

Roma

Roma alcune migliaia di ragazze e ragazze, sotto il sole di una bella ottobrata romana: sugli striscioni si legge "Resistenza climatica contro il negazionismo di stato", "Bloccate le guerre, non il nostro futuro", "Artistici uniti contro devastazione ambientale e guerra", "Pensa al bene comune", "Resistenza antifa". Dagli altoparlanti escono musica rap, Raffaella Carrà e Pino Daniele. "Stiamo saltando le nostre lezioni per insegnarne una più importante a voi", recita un cartello issato da un ragazzo. Numerosi i cartelli in inglese portati da ragazze che dicono "il clima sta diventando più caldo di...", con il nome e la foto di qualche divo popolare.

Video Clima, Fridays For Future a Roma ricreano un giardino in piazza

 



I Fridays for Future tornano in piazza a Torino

Dopo sei mesi dall'ultimo corteo, tornano in piazza anche a Torino I Fridays for Future per lo 'sciopero del clima'. Da piazza Statuto è partito il corteo, che raggiungerà piazza Castello in centro. Gli ambientalisti sono già oltre un migliaio. "Resistenza climatica contro un governo negazionista", si legge sullo striscione che apre la manifestazione. "Chiediamo giustizia climatica e la vogliamo ora", dicono dal furgone. Tra i giovani c'è anche il vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte e consigliere Pd a Daniele Valle, possibile candidato per il centrosinistra alle prossime amministrative "Questa è una bellissima piazza che ci lancia una richiesta forte di politiche davvero incisive sull'ambiente - spiega Valle - . Se penso che la maggioranza Cirio ha respinto la richiesta di dichiarare l'emergenza climatica in Piemonte negando una correlazione tra inquinamento e cambiamenti climatici trovo che questo sia un motivo in più per essere oggi in piazza". In corteo anche la rete del Climate Social Camp, Last, Acmos e le sigle Cigil-Cisl-Uil e uno spezzone dal Fiom.

Video Fridays for Future a Torino, 'governo climafreghista'

 

A Venezia uno striscione davanti alla Basilica di San Marco

Il movimento del Fridays for future di Venezia ha appeso uno striscione davanti alla Basilica di San Marco, mostrando così di aderire allo sciopero climatico globale. "Venezia è simbolo della crisi climatica, saremo la laguna che si ribella. No grandi scavi, no grandi navi, basta moto ondoso» recita lo slogan del lenzuolo. "La nostra città è l'emblema della crisi climatica, la frontLine in Europa della devastazione ambientale, alimentata dallo sfruttamento del territorio, dall'abbandono al turismo di massa e dalla materiale distruzione della laguna. Ogni giorno Venezia è minacciata da tassi d'inquinamento esponenziali e dal moto ondoso causato da un traffico lagunare così incessante e violento che mangia le rive dei nostri canali", dicono i giovani attivisti per il clima. Questo è il risultato, aggiungono, "di anni di immobilismo di fronte alla crisi climatica, un'incapacità di agire che investe i governi mondiali per arrivare all'amministrazione della nostra città. Appena qualche settimana fa, alla notizia che la città è stata esclusa per un soffio dalla 'black list' dei patrimoni a rischio, Comune, Autorità portuale e Regione si sono affrettati ad annunciare con orgoglio i nuovi scavi nel canale Vittorio Emanuele, che collega Fusina alla Marittima, per permettere entro il 2027 il ritorno delle grandi navi in città, ora ormeggiate nell'area industriale di Marghera". 

Gli studenti a Pescara: "Non possiamo più ignorare il problema"

In piazza della Rinascita a Pescara manifestazione studentesca dei "Fridays for future" per protestare contro quello che viene definito il negazionismo dei governi sul cambiamento climatico. Come in altre numerose città del Paese, anche nel capoluogo adriatico alcuni studenti non sono entrati a scuola e si sono ritrovati in piazza per chiedere sensibilizzazione sui temi del cambiamento climatico. "È importante farsi sentire e mostrare che docenti e allievi possono collaborare anche al di fuori dell'ambiente scolastico. Sui banchi di scuola - è scritto nella nota diffusa sul sito di Fridays For Future Italia - ci insegnano che abbiamo dei diritti, che nella storia le conquiste sono avvenute grazie a chi non si è arreso e non ha avuto paura di agire. Per questo è fondamentale ricordare insieme che abbiamo diritto a un futuro e che non saltiamo scuola per un giorno perché non vogliamo studiare, ma perché la crisi climatica ci preoccupa e non possiamo ignorare più il problema".

A Potenza studenti anche dalla provincia

Alcune centinaia di studenti delle scuole secondarie di Potenza, ai quali si sono aggiunte le delegazioni di Rionero (Potenza) e della Val d'Agri, hanno sfilato in corteo nelle principali strade del capoluogo lucano. Con lo slogan "effetto serra, effetto guerra", gli studenti sono arrivati fino alla sede della Regione Basilicata per confermare l'adesione ai principi che stanno muovendo la protesta nazionale del movimento "contro l'assenza di azioni del governo italiano e il negazionismo alla crisi ambientale che viene fuori da politica e media".

"Vogliamo avanzare le nostre proposte all'amministrazione regionale - hanno detto gli organizzatori - in una Regione che continua a investire sui combustibili fossili, che rappresentano la causa dei fenomeni climatici estremi. Da anni manifestiamo a Potenza - hanno concluso - per far comprendere quali idee portano avanti i movimenti studenteschi per il loro futuro. Sollecitiamo alle nostre istituzioni una seria svolta ambientale per il Paese e per la Basilicata".

Corteo Friday for future a Palermo, 'siamo il presente' 

Centinaia di studenti e giovanissimi hanno sfilato stamane a Palermo da piazza Verdi a piazza Bellini per la manifestazione contro il cambiamento climatico. "Siamo scesi in piazza come studenti e come realtà sociali che non riescono ad accettare il silenzio rispetto la crisi climatica e ambientale da parte delle istituzioni", hanno detto i manifestanti. Tanti i cartelli colorati disegnati a mano come : "La terra è ciò che tutti abbiamo in comune" e "Fai la tua scelta". "Siamo scesi in piazza - dice uno studente del liceo Regina Margherita - Contro il sistema dell'ecomafie, della devastazione e sfruttamento dei territori e dell'energia fossile. Noi non vogliamo essere il futuro vogliamo essere il presente".

Centinaia di giovani in corteo a Pisa

Centinaia di giovani, per lo più studenti degli istituti superiori, hanno sfilato in corteo stamani in occasione del global strike di Fridays for future. Un serpentone pacifico e colorato che ha attraversato le principali vie del centro cittadino esponendo striscioni per richiamare la politica a "impegnarsi di più nella tutela dell'ambienta e nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico". In particolare, durante le assemblee pubbliche improvvisate nelle piazze si è ribadito il no dei partecipanti all'ipotesi "di insediamento di una grande base militare all'interno dei confini del Parco di San Rossore" e si è chiesto misure concrete anche agli enti locali a tutela dell'ambiente.

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