"Ringrazio questo progetto che ci
sta mettendo sempre più a contatto con i cittadini, e questa è
una rivoluzione per noi, perché troppo spesso la comunità
scientifica è stata lontana dalla popolazione. E questo è ancor
più vero per quanto riguarda il mare e il mondo marino sommerso.
E' importantissimo trasferire le nostre conoscenze a tutto il
pubblico". Lo ha dichiarato, al lancio della campagna di Coop
"Foresta Blu" per il monitoraggio, il ripristino e la protezione
di tratti di praterie di Posidonia oceanica, la professoressa
associata di Ecologia dell'Università di Genova Monica
Montefiascone.
"La Posidonia oceanica è una pianta superiore e crea una vera
e propria foresta sott'acqua. Il nome del progetto inquadra
perfettamente la struttura e il ruolo di questa pianta
sottomarina che è , per forma e funzione, uguale alle foreste
terrestri. Sono tantissimi i motivi che nobilitano questa
pianta, a partire dal suo ruolo nell'ossigenazione delle acque:
produce tra l'80 e il 90 percento dell'ossigeno necessario
all'ecosistema marino costiero". Ma il compito della posidonia
non si esaurisce qui: "Aiuta a stabilizzare fondali marini e
anche a ridurre l'erosione della costa", spiega la scienziata.
Un vero e proprio tesoro sommerso, quello delle praterie di
Posidonia, per anni minacciate dall'uomo. "L'università di
Genova studia da oltre 40 anni l'area marina di Bergeggi.
Conosciamo bene l'ambiente, il territorio, gli ecosistemi
sommersi e in particolare le praterie di Posidonia che sono
oggetto dei nostri monitoraggi dagli anni Ottanta del Novecento
- ha aggiunto Montefalcone -. Negli ultimi 30/40 anni la perdita
di questa prateria è stata circa del 30 percento a causa
dell'attività antropica, del ripascimento delle spiagge, negli
anni Novanta, con materiali non idonei; della pesca a strascico
e degli ancoraggi. Tutte attività che, con l'istituzione
dell'area marina protetta non si possono più fare. Quindi, ora
che le principali cause che hanno portato alla riduzione dei
posidonieti sono sotto controllo, possiamo intervenire con il
ripristino delle praterie".
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