Sono oltre 25 milioni i consumatori
italiani attenti alle iniziative di sostenibilità del proprio
fornitore di energia, secondo il primo report di Bain & Company
in collaborazione con il WWF Italia. Dal rapporto emerge come le
politiche sostenibili "non solo migliorano i risultati economici
a breve termine delle aziende del settore, ma anche il loro
posizionamento nel lungo periodo" e 4 consumatori su 5 ne
riconoscono l'importanza in sede di scelta di un'offerta.
La soddisfazione dei clienti, inoltre, è tra il 20% e il 40%
più alta per i fornitori che sono in grado di soddisfare le loro
esigenze e la loro attenzione verso la sostenibilità.
Bain & Co traccia anche tre identikit dei soggetti orientati
alla sostenibilità: i "Young(er)s aka Planet saviors", 3 milioni
di studenti e giovani lavoratori, spesso finanziati dalle
famiglie, gli "High spenders aka Tech addicts", 2,5 milioni di
persone, professionisti e imprenditori, ben istruiti e con alto
reddito, e i "Mid-income adults aka. Saver ecologists", 20
milioni di persone desiderosi di combinare il risparmio
economico con l'efficienza energetica e il recupero di materia.
"Questo studio è volto a capire il vero significato di
'Sostenibilità' per le persone" afferma il partner di Bain &
Company e responsabile Social Impact, Franco Baronio. "I
risultati dell'analisi sono sorprendenti", , commenta la
responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, Mariagrazia
Midulla, "anche in considerazione del 'vantaggio potenziale',
soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, su cui può
contare il settore Energy & Utilities: la transizione energetica
è il suo core business, e non un'ambizione accessoria".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA