"Raggiungere i target 2030 REPowerEU
per l'Italia si traduce in aggiungere 85 GW di nuova potenza
rinnovabile, una media di 10 GW all'anno. Facendo questo potremo
anche creare un numero significativo di nuovi posti di lavoro,
ne abbiamo stimati quasi 500 mila. Non solo nel settore
elettrico, ma sullo sviluppo di tutta la filiera finalizzata
alla costruzione di nuovi impianti e sviluppo delle reti e dei
sistemi di accumulo, sia idrici che chimici. Questa parte che
riguarda le reti, le opportunità e le necessità da tener
presente è un fattore abilitante fondamentale". Lo afferma il
presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo,
intervenendo al webinair "L'accelerazione delle rinnovabili
passa per le reti: le reti elettriche come abilitatori della
transizione energetica in Italia e Europa", organizzato con
CESI. Secondo un recente studio elaborato da Elettricità Futura,
presentato durante l'assemblea nazionale, aggiungendo 85 GW di
nuova potenza rinnovabile e 80 GWh di nuova capacità di accumulo
di grande taglia, il nostro paese arriverà a una quota dell'84%
di rinnovabili del mix elettrico nel 2030 rispetto al 41% del
2021. Per questa ragione, è fondamentale avere un'infrastruttura
di rete adeguata, solida e capillare su tutto il territorio.
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