Centinaia di chilometri di nuove
piste ciclabili, parcheggi più cari per le auto e limite di
velocità a 30 km all'ora. Sono alcune delle misure adottate dal
Comune di Parigi a partire dal 2015, e che hanno fortemente
sviluppato l'uso della bicicletta nella capitale francese. Le
racconta in un post su Facebook Manuel Massimo, direttore del
sito Bikeitalia.it.
"L'amministrazione di Parigi dal 2015 ha deciso di diventare
una città ciclabile e ha messo in atto una serie di misure
concrete per riuscirci", scrive Massimo. In primo luogo,
disincentivando l'uso dell'auto. Il Comune ha stabilito di
"ampliare le pedonalizzazioni; istituire i 30 km/h in città;
disincentivare gli spostamenti sui mezzi privati motorizzati,
aumentando le tariffe di parcheggio (ora pagano anche le moto e
gli scooter)".
Poi, continua Massimo, ci sono le misure per promuovere la
mobilità cicilistica: "Espandere il bike sharing metropolitano
(vélib) in modo capillare sul territorio e aprire anche al
noleggio di ebike ed e-cargobike (véligo) a costi accessibili.
Per vélib sono gratis le corse fino a 30 minuti - anche per più
corse al giorno - e l'abbonamento mensile al servizio è di 3,10
euro".
Parigi ha fatto ovunque le Strade Scolastiche, cioè la
chiusura alle auto delle strade davanti alle scuole all'entrata
e all'uscita degli studenti. Quindi ha favorito "gli spostamenti
a piedi e in bicicletta con iniziative di
formazione/informazione". Sono state realizzate in città
"centinaia di chilometri di ciclabili, spesso destinando intere
corsie alle bici", sfruttando "la pandemia per velocizzare la
realizzazione".
Si è provveduto poi a "mettere in sicurezza gli incroci con
attraversamenti ciclabili e case avanzate (spazio riservato alle
bici ai semafori n.d.r.)", quindi ad "aprire le corsie
preferenziali alle bici e ai monopattini". Infine, sono state
create "strade verdi con ampie aiuole, che combattono le isole
di calore e drenano l'acqua piovana, evitando gli allagamenti".
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