Tra settembre 2022 e febbraio 2023 la
domanda di gas in Italia è scesa del 20% rispetto allo stesso
periodo dei tre anni precedenti secondo il rapporto "Risparmi:
la cura efficace che ha fatto guarire il mercato del gas" di
Ecco, think tank italiano per il clima. Nell'intero scorso anno,
la riduzione della domanda è stata del 9,8% rispetto al 2021.
Questo calo è in linea con quello europeo: -13%, 330 miliardi
di metri cubi nel 2022, a fronte dei 380 del 2021. Il risparmio
ha permesso al mercato europeo di riequilibrare domanda e
offerta di gas, portando i prezzi a 40-50 euro a megawattora
rispetto a valori sempre superiori ai 100 euro nel 2022. E alle
famiglie di contenere le bollette. A Milano una famiglia tipo
ha visto ridursi i rincari del 5% per effetto delle temperature
più calde, del 15% grazie alle azioni di risparmio individuali e
del 27% grazie ai sostegni economici del Governo.
"La crisi del gas si è progressivamente riassorbita grazie a
risparmi, efficienza e rinnovabili. La domanda di gas è scesa
del 20% nel periodo invernale, riportando il mercato in
equilibrio. Gli stoccaggi escono dall'inverno ancora ben forniti
(57%) e questo rappresenta la maggiore garanzia contro il
rischio di nuove crisi dei prezzi", afferma il co-fondatore e
direttore esecutivo, Politiche nazionali di Ecco, Matteo
Leonardi. "Interventi emergenziali, quali il calo della
produzione industriale o il maggiore ricorso al carbone - per
Leonardi - potranno essere scongiurati solo se le future
politiche saranno in grado di consolidare gli sforzi virtuosi di
famiglie e imprese nel ridurre i consumi".
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