Rispetto agli obiettivi
dell'Agenda 2030, sono 25 su 30 (obiettivi sui quali c'è già una
misurazione aggiornata) quelli in cui l'Emilia-Romagna è in una
situazione migliore o analoga rispetto al livello nazionale. E'
nettamente al di sopra dell'andamento del Paese in voci come
disoccupazione, giovani che non studiano e non lavorano (Neet),
spesa per ricerca e sviluppo, abbandono scolastico, scuola
dell'infanzia, disuguaglianza dei redditi, copertura vaccinale.
Questo il quadro che emerge dai dati pubblicati sui siti
istituzionali della Regione e degli altri 16 enti che hanno
aderito al progetto di territorializzazione dell'Agenda 2030,
per lo sviluppo sostenibile: si tratta delle valutazioni
comparate dell'andamento dei diversi livelli territoriali e
istituzionali (nazionale, regionale, provinciale o di Città
metropolitana, di Unione di Comuni o comunale) rispetto al
conseguimento dei 35 obiettivi quantitativi della Strategia
regionale selezionati nel Documento di economia e finanza (DEFR)
2023-2025. Il punto è stato fatto oggi in occasione
dell'iniziativa "La territorializzazione dell'Agenda 2030
Emilia-Romagna. Il sistema multilivello della Strategia
Regionale per lo Sviluppo Sostenibile". I 5 target sui quali si
registrano andamenti sotto la media nazionale per
l'Emilia-Romagna - sottolinea una nota - riguardano ambiti nei
quali o la Regione non ha alcuna possibilità di influire (quota
di dipendenti con paga bassa; affollamento delle carceri) o che
riguardano l'intero Bacino Padano (qualità dell'aria), o per i
quali le informazioni statistiche ufficiali non descrivono
adeguatamente il fenomeno a livello territoriale (utilizzo dei
fertilizzanti in agricoltura)". "L'Emilia-Romagna crede negli
obiettivi fissati dall'Agenda 2030 dell'Onu ed è al lavoro per
attuarli attraverso la nuova stagione di pianificazione e le
politiche definite su scala regionale", commenta la
vice-presidente della Regione, Irene Priolo. È la prima volta
che in una Regione italiana si realizza un progetto così ampio,
con l'obiettivo di aggiornare costantemente l'andamento del
posizionamento rispetto al conseguimento degli obiettivi
quantitativi con relative politiche messe in atto dagli enti
locali.
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