Di fronte all'ondata di caldo
africano ha travolto l'Italia, Legambiente indica al Governo una
road map in 6 punti per rendere le città meno vulnerabili alla
crisi climatica: più regolamenti edilizi sostenibili, più tetti
verdi, più riforestazione urbana, più azioni per il risparmio e
il riciclo idrico, più interventi di efficientamento energetico,
utilizzo e sviluppo delle rinnovabili.
In questo quadro, secondo Legambiente l'Esecutivo deve
definire i punti chiave necessari per elaborare i Piani urbani
di adattamento e vincolare le risorse all'approvazione di
questi. In questo modo secondo la ong diventa possibile superare
una programmazione a macchia di leopardo e dare ai Sindaci
strumenti certi: dagli allertamenti della Protezione Civile alla
messa in sicurezza dei tombini, dall'adattamento al clima dei
quartieri a quello dei fiumi, fino alla delocalizzazione degli
edifici a rischio.
"Non c'è più tempo da perdere. Il Governo - dichiara Stefano
Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - intervenga al più
presto. Al Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica
lanciamo un nuovo appello affinché approvi definitivamente il
Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici,
trovando le risorse economiche (ad oggi assenti) per le 361
azioni individuate: dai processi di rinaturalizzazione dei
bacini idrografici e dei versanti per ridare spazio ai fiumi
fino alla de-impermeabilizzazione delle nostre città, per far
convivere il nostro paese con l'emergenza climatica, in attesa
di mitigare in modo efficace le cause".
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