L'Anbi avverte sul rischio di un
"disastro annunciato: l'estate esageratamente prolungata è la
potenziale tolda di un 'Titanic' climatico dalle imprevedibili
conseguenze". L'Osservatorio dell'Associazione nazionale sulle
risorse idriche, che fotografa "un Paese dal futuro ambientale
pericolosamente incerto", spiega che il 2023 si sta rivelando
"l'ennesimo anno dei record fin dal Capodanno, che è stato il
più caldo di sempre in diversi Paesi europei, dove si sono
registrate temperature superiori anche di 20 gradi al consueto".
Il pericolo, osserva il presidente dell'associazione
nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del
territorio e delle acque irrigue, Francesco Vincenzi, "è una
tropicalizzazione del clima con accentuazione di eventi estremi,
cui il territorio italiano e le sue comunità sono impreparati.
Necessitano urgenti campagne informative alla popolazione per
ridurre i rischi da comportamenti incauti in caso di violenti
eventi naturali e, al più presto, un piano nazionale di
efficientamento della rete idraulica e di infrastrutturazione
del territorio".
Nel ricordare i vari record di caldo dei mesi scorsi,
l'Osservatorio Anbi sottolinea che globalmente, da gennaio a
settembre, la temperatura è stata di 1,40 gradi centigradi
superiore alla media dell'era preindustriale (fonti: National
Oceanic and Atomospheric Association e Copernicus Climate Change
Service).
Ottobre si sta presentando ovunque in Italia come un mese
ancora da bagni marini in acque tra i 23 ed i 25 gradi, mentre
per trovare lo zero termico bisogna salire fino a 4.100 metri,
superando il precedente record del 2022.
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