Se la proposta di legge della Lega
per permettere ai Comuni italiani di autocandidarsi a ospitare
il deposito nazionale delle scorie nucleari "prelude a un
allentamento dei criteri di sicurezza, noi dobbiamo aspettarci
da parte delle popolazioni reazioni non positive, e anche azioni
legali. Qualsiasi riduzione dei criteri di sicurezza credo che
non sia una cosa utile, e rischia di farci perdere ulteriormente
tempo". Lo ha detto il direttore esecutivo di Greenpeace,
Giuseppe Onufrio, in audizione alla Commissione Ambiente alla
Camera.
"Il rischio che noi vediamo è quello che abbiamo visto
vent'anni fa a Scanzano Jonico - ha aggiunto Onufrio -
un'autocandidatura di una amministrazione locale che pensava di
poter trasformare un sito di salgemma in deposito unico di
profondità. La popolazione si ribellò, 200mila persone scesero
in piazza".
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