La conversione del patrimonio
immobiliare italiano in ottica 'smart building' consentirebbe di
ridurre del 20-24% i consumi energetici, del 4-5% gli idrici e
del 19-28% le emissioni del settore edilizio attivando un
risparmio di circa 12-14 miliardi di euro per le famiglie
italiane.
E' quanto rileva The European House - Ambrosetti, nell'ambito
dell'avvio della seconda fase dei lavori della Community Smart
Building, progetto lanciato insieme a una serie di imprese del
settore e che punta a "rafforzare la consapevolezza di
istituzioni, cittadini e aziende sulla rilevanza della filiera
degli Smart Building per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda
2030".
The European House - Ambrosetti ricorda che la filiera degli
edifici intelligenti coinvolge 35 settori e 180 sotto-settori
industriali, con un totale di 350 mila aziende attive, 626 mila
occupati, 130 miliardi di euro di fatturato e 39 miliardi di
valore aggiunto.
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