Alla Cop28 di Dubai, dal 30 novembre
al 12 dicembre, "dovrà essere ratificato il Fondo per i loss &
damage", cioè per le perdite e i danni causati nei paesi più
poveri dal cambiamento climatico. L'intesa raggiunta nei
negoziati fra i paesi è che "il Fondo sarà istituito ad interim
per 4 anni presso la Banca Mondiale, e poi si farà una
valutazione. Se saranno rispettati certi criteri, la
collocazione diventerà definitiva". Lo ha spiegato la
capodelegazione italiana alla Cop28, Federica Fricano, a un
webinar del think tank sul clima Ecco.
"L'Unione europea vuole dare un contributo importante al
Fondo - ha aggiunto Fricano - per renderlo operativo".
Sul Fondo da 100 miliardi di dollari all'anno di aiuti ai
paesi in via di sviluppo per l'adattamento, "l'Ocse ci ha appena
detto che nel 2022 siamo arrivati a 90 miliardi, e che con
questi tassi di crescita nel 2023 arriveremo ai 100 miliardi".
Per questo fondo il problema è quantificare gli obiettivi, visto
che dipendono molto dalle politiche nazionali: "Di questo si sta
discutendo e si discuterà a Dubai", ha spiegato la
capodelegazione.
Fricano ha parlato anche del 'Global stocktake', il bilancio
delle azioni adottate finora dagli stati per l'attuazione
dell'Accordo di Parigi, che sarà il tema centrale della Cop28.
"Lo Stocktake deve orientare i prossimi Ndc (impegni nazionali
di decarbonizzazione, n.d.r) nel 2025 - ha spiegato l'inviata -.
Al di là di fare un bilancio, si spera che alla Cop si arrivi a
una decisione. Triplicare le rinnovabili, raddoppiare il
risparmio energetico e abbandonare le fonti fossili potrebbero
entrare nel documento finale".
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