"Sull'acqua si può spendere molto di
più", perché "la spesa necessaria per gli investimenti
sull'idrico è molto più elevata rispetto alle risorse oggi
allocate". Quindi "dobbiamo creare un sistema tariffario che
consenta di presidiare quello che ci hanno costruito i nostri
genitori, e mantenere queste infrastrutture per i nostri figli".
Lo ha detto l'ad di Acea, Fabrizio Palermo, all'evento
"L'Europa di Domani" a Roma.
"Oggi 4 miliardi di spesa sull'acqua sono una cifra
importante, ma si può spendere di più - ha aggiunto Palermo -.
Il Pnrr per noi significa circa 800 milioni sull'acqua. Sono
investimenti che noi stiamo attuando. Non mi permetto di
commentare se sono pochi o molti. Oggi la spesa sul Pnrr è molto
elevata, ma credo non sia corretto vedere nel Pnrr la panacea di
tutti i mali. Un sistema deve reggersi a prescindere dagli
interventi straordinari".
"L'infrastruttura idrica ha mediamente 60 anni e l'abbiamo
ereditata - ha concluso l'ad di Acea -. Siamo figli di una
generazione che definisco 'del rubinetto', un lusso frutto di
investimenti enormi fatti dai nostri padri, dai nostri nonni.
Noi non siamo molto bravi a mantenerla. Abbiamo sottoinvestito.
Il paese ha registrato un continuo degrado sulle infrastrutture.
La risorsa c'è, ma il sistema industriale richiede investimenti
continui e molto consistenti".
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