Sogin giudica positivamente la
possibilità per i Comuni di autocandidarsi per ospitare il
deposito nazionale delle scorie nucleari, introdotta con il
Decreto legge Energia, ma ritiene troppo breve il limite di 30
giorni per presentare queste autocandidature, e chiede che
questa scadenza sia prorogata. Lo ha spiegato l'amministratore
delegato di Sogin, Gianluca Artizzu, in audizione davanti alle
Commissioni Ambiente ed Attività produttive della Camera.
Per il manager, "il Decreto apre nuove possibilità a Comuni
che non sono stati esclusi per motivi oggettivi o fisici, ma per
motivi di natura antropica o formale". Artizzu ha spiegato che
la Carta nazionale dei siti idonei (Cnai), preparata dalla
Sogin, "tiene conto di parametri fisici, come sismicità e
rischio alluvioni, ma anche di parametri come la vicinanza a
centri abitati o strade, che non sono fissi e sono soggetti a
modifiche, urbanistiche o demografiche".
Per Artizzu, il limite di 30 giorni dalla pubblicazione del
Decreto per presentare le autocandidature "cade sotto le vacanze
di Natale e nel periodo di conversione in legge". Secondo Sogin
"bisognerebbe portare questo termine a 90 giorni, o a 30 giorni
dalla conversione in legge del Decreto".
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