L'Uncem del Piemonte, nella
convinzione che occorra ottimizzare le risorse idriche
disponibili adattandosi al cambiamento climatico in atto,
partecipa al progetto europeo "MountResilience" nell'ambito del
programma Horizon. Il progetto, che avrà una durata di 54 mesi e
un valore di 18 milioni di euro, vede la partecipazione di 46
partner - tra i quali la Regione Piemonte - di 13 Paesi europei,
che insieme proporranno politiche e strumenti di adattamento al
cambiamento climatico. Saranno sperimentate soluzioni
tecnologiche in due diversi territori piemontesi: il primo a
vocazione risicola, in collaborazione con la Coutenza Canali
Cavour, il secondo frutticolo in collaborazione con il Consorzio
del Pesio. Il Piemonte infatti sarà protagonista insieme
all'Università di Torino e il Politecnico di Torino di questa
iniziativa pilota per elaborare strumenti di monitoraggio delle
risorse idriche disponibili per l'agricoltura al fine di
ottimizzare questa risorsa per l'irrigazione delle colture.
MountResilience prevede il coinvolgimento delle aziende
agricole, degli istituti scolastici, delle amministrazioni
locali e della cittadinanza. L'attività di informazione ed
animazione sarà realizzata con il supporto dell'Unione nazionale
Comuni, comunità e enti montani. Oltre al Piemonte altre cinque
Regioni europee elaboreranno una strategia di adattamento al
cambiamento climatico, si tratta delle aree pilota del Tirolo
(Austria), Gabrovo (Bulgaria), Râu Sadului (Romania), Vallese
(Svizzera) e Lapponia (Finlandia). "Tredici miliardi di metri
cubi d'acqua scendono dalle Alpi Piemontesi - evidenzia il
presidente Uncem Piemonte, Roberto Colombero - e dobbiamo
insieme con tutti i fruitori, in particolare industria e
agricoltura, ottimizzarne l'uso. In legge di bilancio 2024 ci
sono fondi per gli invasi per l'agricoltura. Dobbiamo generare
coesione tra i soggetti. Lo strumento ideale per farla, questa
sinergia, sono le Green Community".
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