La transizione energetica,
l'emergenza climatica e l'intelligenza artificiale stanno
ridisegnando il volto delle città, in continua evoluzione anche
grazie alle tecnologie e alle nuove sfide dell'architettura e
dell'ingegneria strutturale. "Le città d'Europa, del mondo e del
futuro" tenuto presso la sede di Comin & Partners, si è
incentrato così sui cambiamenti delle aree urbane. Come ha
spiegato all'evento Monica Iacono, ad di Engie Italia "una smart
city è necessariamente un crocevia tra fisico, digitale e
infrastrutture energetiche. Una necessità quella di affrontare
la decarbonizzazione delle nostre città attraverso
infrastrutture energetiche adeguate".
L'evento, durante il quale è stato presentato "Fare belle le
città", il secondo numero di Comprendere, il quadrimestrale
geopolitico di Comin & Partners, ha visto la partecipazione di
Gianluca Comin, presidente di Comin & Partners, Lelio Alfonso,
direttore di Comprendere, Giovanni Castellaneta, già
Ambasciatore negli Stati Uniti, Laura Lieto, Vicesindaco e
Assessore all'Urbanistica del Comune di Napoli, Antonino Saggio,
professore presso l'Università Sapienza di Roma, Monica Iacono,
amministratore delegato di Engie e Giulio Sapelli, coordinatore
scientifico della rivista.
E per Lieto "differenze e disparità: sono queste le parole
chiave nel percorso di rigenerazione urbana a Napoli.
Attualmente, ci troviamo di fronte a grandi divari, che,
tuttavia, possono rappresentare un'opportunità. È essenziale
infatti concentrarsi sui contenuti e sulle specificità dei
territori, considerando che il tema delle differenze e' stato al
centro dei cicli di programmazione europea, fondati sui principi
di coesione e sul superamento dei divari stessi.
La relazione tra il patrimonio culturale e la vita quotidiana è
un punto centrale. Si sta lavorando intensamente nella nostra
città per considerare il patrimonio come campo di
sperimentazione per progetti di rigenerazione che intendano il
patrimonio culturale come spazio pubblico, luogo di confronto
tra storie pubbliche e aspirazioni diverse":
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