Il Piano del Mare, approvato ieri
nella seduta del Comitato Interministeriale per le Politiche del
mare, "assume particolare rilevanza per il Mase e per tutta la
politica ambientale ed energetica quale strumento di indirizzo e
di coordinamento della complessiva strategia marittima nazionale
per tutto il settore dell'economia del mare". Così il
sottosegretario all'Ambiente e alla Sicurezza energetica (Mase)
Claudio Barbaro, presente al tavolo su delega del ministro
Pichetto.
"E' compito della politica individuare tutti gli strumenti
necessari per garantire un uso sostenibile del mare che consenta
di conservare l'ambiente, attraverso la minimizzazione degli
impatti - ha aggiunto Barbaro - Tanto l'impegno profuso dal
nostro Ministero che pone l'Italia in una posizione di
leadership ambientale tra i Paesi del Mediterraneo. E questa
leadership deve essere mantenuta e implementata attraverso
l'istituzione di nuove Aree Marine Protette ed aumentando la
dimensione degli spazi marini protetti, coerentemente con
l'obiettivo di proteggere il 30% dei mari italiani nell'ambito
della strategia europea".
In tal senso, "a più di 30 anni dalla sua entrata in vigore,
è condivisibile l'avviso che debba aggiornarsi la legge 394/91
(legge quadro sulle Aree Protette) dando maggiore organicità ed
efficienza all'intero sistema" ha rilevato Barbaro.
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