(di Stefano Secondino e Valentina Accardo)
Sulla transizione digitale abbiamo le
tecnologie, ma mancano norme aggiornate, competenze, politiche
chiare. Sulla transizione digitale siamo a buon punto sulla
digitalizzazione dei servizi, ma siamo indietro sulla
connessione veloce sul territorio. E' la realtà che è emersa al
convegno sulle transizioni energetica e digitale "L'Italia in
evoluzione", organizzato dall'ANSA al Macro di Roma.
Il forum ha avuto il sostegno di Abb, Fnm, Signify e
Schneider Electric. Hanno partecipato esperti e manager del
settore, il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica,
Gilberto Pichetto, il sottosegretario all'Innovazione, Alessio
Butti, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
Sulla transizione energetica "siamo a buon punto per quanto
riguarda lo sviluppo tecnologico - ha spiegato Giulia Monteleone
di Enea -. Le aziende sono in grado di mettere a disposizione
l'innovazione. Ma siamo indietro su altri aspetti: il quadro
regolatorio, le competenze, le politiche industriali".
Il ministro Pichetto ha ricordato le difficoltà dei conti
pubblici, tra crisi energetica, rialzo dei tassi e debito
pubblico, ma ha messo in luce come ci siano "spazi enormi sulla
riprogrammazione del Pnrr, che possono cambiare la spina dorsale
del nostro Paese". Il ministro ha ricordato come tra Pnrr e
altri fondi "arriviamo a 400 miliardi".
Sulla transizione digitale, il sottosegretario Butti ha
spiegato che sugli obiettivi di digitalizzazione del Pnrr "siamo
in linea, mentre sulla connettività stiamo facendo fatica, per
errori fatti prima di questo governo". Tuttavia "non siamo
all'anno zero", ha aggiunto, e ha citato il recente contratto
da 250 milioni di euro con le Ferrovie per la fibra ottica lungo
i binari.
Butti ha annunciato che "arriveremo a una sola identità
digitale, la carta di identità elettronica" e "ci arriveremo in
anticipo rispetto alle indicazioni della Ue. Ma vi sembra
possibile che in Italia ci siano tre identità digitali: la carta
d'identità elettronica, lo Spid e la tessera sanitaria?".
Secondo il sottosegretario "avremo un unico portafoglio
pubblico, con carta di identità e patente".
Un discorso a parte sarà la carta sanitaria elettronica: "E'
chiaro che la emetteremo - ha detto Butti -. Stiamo lavorando al
fascicolo sanitario elettronico, a breve avremo la prima
sperimentazione. La Piattaforma nazionale dati permetterà ai
fascicoli di dialogare. I medici sono molto ben disposti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA