L'Italia è al primo posto in Europa
per numero di imprenditrici e lavoratrici indipendenti,
1.610.000, ma ultima nella classifica Ue per tasso di
occupazione femminile: 53,4% contro la media del 66,1%. E spicca
in Europa per un altro record negativo: il maggior numero di
giovani donne tra 25-34 anni, 938mila, che non si offrono sul
mercato del lavoro. Lo evidenzia un rapporto di Confartigianato
su 'luci ed ombre del lavoro femminile in Italia', presentato
oggi alla Convention di Donne Impresa Confartigianato.
"Le imprenditrici e in generale le donne italiane - spiega la
presidente di Donne Impresa Confartigianato, Daniela Biolatto -
soffrono la bassa spesa pubblica per sostenere famiglie e
giovani: siamo al ventiduesimo posto in Europa con appena l'1,4%
di risorse dedicate a questo obiettivo. In pratica, a fronte di
12 euro per sanità e pensioni destinati ad anziani, soltanto un
euro va alle famiglie e ai giovani".
Secondo il rapporto di Confartigianato, non va meglio sul
fronte dell'impegno per ridurre le diseguaglianze di genere. Nel
2022 la spesa pubblica destinata a questo scopo, tra cui i fondi
per l'imprenditorialità femminile, gli incentivi all'occupazione
femminile e le misure di conciliazione vita-lavoro, è calata del
25,6% rispetto al 2021, pari a 1,4 miliardi in meno.
""Serve - avverte Daniela Biolatto - una svolta nelle
politiche per accompagnare l'impegno femminile in economia".
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