/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cesvi, 'sos fame per 15 milioni di persone in più in un anno'

Cesvi, 'sos fame per 15 milioni di persone in più in un anno'

Da clima estremo insicurezza alimentare acuta per 72 milioni

ROMA, 11 novembre 2024, 16:46

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli eventi meteorologici estremi nell'ultimo anno hanno peggiorato i livelli di fame in 18 Paesi, facendo precipitare in condizioni di insicurezza alimentare acuta oltre 72 milioni di persone, 15 milioni in più rispetto al 2022.
    Questi alcuni dati contenuti nell'Indice Globale della Fame 2024 (Global Hunger Index - Ghi), tra i principali rapporti internazionali sulla misurazione della fame nel mondo, curato da Cesvi per l'edizione italiana e redatto annualmente da Welthungerhilfe e Concern Wordlwide, organizzazioni umanitarie del network europeo Alliance2015 - di cui anche Cesvi è parte - e, da quest'anno, insieme anche a Ifhv (Institute for International Law of Peace and Armed Conflict).
    Considerando anche le guerre insieme alle crisi climatiche, emerge che in un solo anno i due fattori hanno provocato un aumento dei livelli di malnutrizione di oltre 200 milioni di persone facendo registrare un +26% in quattro anni.
    "Senza rapida inversione di tendenza nel 2030 - afferma il rapporto - 582 milioni di persone saranno ancora cronicamente denutrite, la metà in Africa". Tutto questo, mette in evidenza il Cesvi, "mentre a Baku è in corso la Cop29" e lancia un richiamo alla Conferenza sui cambiamenti climatici: "Se si manterrà questo ritmo il mondo raggiungerà un livello di fame basso solo nel 2160, tra più di 130 anni".
    Nel solo 2023, ricorda il rapporto, "si sono verificate 399 catastrofi naturali, più di 1 al giorno. Questi eventi hanno provocato 86.473 morti e colpito 93,1 milioni di persone, causando 202,7 miliardi di perdite economiche". Se non ci saranno cambiamenti di rotta, "i raccolti di grano, riso e mais potrebbero ulteriormente diminuire, colpendo in particolare le comunità rurali, le famiglie a basso reddito e i gruppi già marginalizzati che sono fra i più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici". Tra le regioni più colpite l'Africa Sub-Sahariana, il Sud-Est Asiatico e l'America Latina. In particolare in Somalia il Cesvi opera a favore dei bisogni nutrizionali dei più vulnerabili, attraverso 3 centri attraverso la somministrazione di terapie nutrizionali salvavita.
    Condizioni molto complesse anche in Etiopia dove il Cesvi sostiene la popolazione attraverso progetti di assistenza in denaro, riabilitazione e restauro di bacini per il raccoglimento dell'acqua.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza