I negoziatori della Cop29 a Baku
hanno raggiunto un primo accordo sul "mercato delle emissioni"
fra gli stati e le imprese, un meccanismo simile all'Ets
europeo, previsto dall'articolo 6 dell'Accordo di Parigi e
finora mai attuato. Lo ha annunciato in conferenza stampa il
capo negoziatore della Cop29, l'azero Yalchin Rafiyev.
"Le parti hanno raggiunto un'intesa sugli standard per
l'articolo 6.4 e per un meccanismo dinamico per aggiornarlo", ha
detto Rafiyev, riferendosi allo scambio di diritti di emissione
fra le imprese previsto al comma 4. Il comma 2 dell'articolo 6
riguarda invece gli scambi di diritti di emissione fra gli
Stati.
"Questo è un passo decisivo per concludere i negoziati per
l'articolo 6 - ha aggiunto Rafiyev -. Sarà uno strumento
risolutivo per indirizzare risorse al mondo in via di sviluppo e
per aiutarci a risparmiare fino a 250 miliardi di dollari
all'anno mentre attuiamo i nostri piani climatici. Dopo anni di
stallo, a Baku abbiamo cominciato a muoverci".
Il capo negoziatore ha ricordato che al summit di oggi e
domani dei capi di stato e di governo alla Cop29, i leader
mondiali "dovranno fornire chiara direzione e mandato per i loro
negoziatori". Per oggi, ha spiegato Rafiyev, è previsto un
"dialogo sulla mitigazioone a livello di leader, organizzato
della presidenza della Cop e della Iea".
Più tardi nella giornata, sono previsti "un summit fra Stati
Uniti e Cina sulla riduzione delle emissioni di metano" e la
firma di un accordo dei donatori per il finanziamento del fondo
"loss and damage", per ristorare le perdite e i danni del
cambiamento climatico nei paesi più vulnerabili.
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