"Un giorno dissero a mia madre che
non avrei potuto fare nulla". Stefano Ciccarelli, di 40 anni, di
Castel Volturno, in provincia di Caserta, è sordocieco con la
passione per l'informazione. Si è laureato in giurisprudenza ed
è seguito dalla sede territoriale di Napoli della Lega del Filo
d'Oro. A dispetto della propria disabilità si è iscritto alla
scuola di giornalismo all'Università S. Orsola Benincasa di
Napoli e diventerà a breve un giornalista professionista.
Non vede e non sente se non con le sue protesi acustiche. Sua
madre a quelle parole non ha mai creduto e insieme a lei anche
tutti i volontari, educatori e operatori della Lega del Filo
d'Oro. "È grazie a loro che posso frequentare questo master, se
ora so cosa significa avere una socialità, se posso informarmi
ed essere veicolo di conoscenza per gli altri". Niente è stato
facile fin dall'inizio. Per accedere ai siti di informazione e
giornali le persone come Stefano hanno bisogno di appositi
strumenti tecnologici e sistemi informatici non sempre
disponibili. E spesso neanche la barra braille o le app adibite
sono sufficienti.
"Molti siti non seguono le linee guida che li renderebbero
accessibili a tutti", spiega Stefano che ha raccontato la sua
storia alla IX Conferenza Nazionale delle persone sordocieche
della Lega del Filo d'Oro che si è svolta dal 13 al 16 aprile a
Tivoli Terme. L'evento, annullato nel 2020 a causa della
pandemia, è tornato in presenza ed ha rappresentato
un''occasione di confronto che ha portato a ribadire le istanze
di chi non vede e non sente.
"Non vogliamo privilegi e rifiutiamo il compatimento,
chiediamo soltanto - ha detto Francesco Mercurio, presidente del
Comitato delle Persone Sordocieche - di essere protagonisti
delle nostre vite perseguendo la massima autonomia possibile e
partecipando attivamente, come tutti, alla vita del Paese
attraverso il pieno riconoscimento dei nostri diritti". In
Italia, secondo un recente studio Istat - Lega del Filo d'Oro
(2023), si stima che le persone con disabilità sensoriali e
plurime alla vista e all'udito e contemporaneamente con
limitazioni di tipo motorio siano oltre 360mila.intellettiva.
"La Conferenza nazionale delle Persone sordocieche è
l'incontro di tante persone che hanno saputo sfidare i limiti
della nostra società, dimostrando con la loro azione che ogni
persona ha un valore e un talento sui quali è possibile, e si
deve, investire - ha detto la ministra alle Disabilità
Alessandra Locatelli - Ricerca, interventi precoci,
riabilitazione e cure sono aspetti fondamentali che devono
essere garantiti ad ogni persona e, grazie soprattutto alla Lega
del Filo d'Oro, in questi anni l'approccio scientifico e
culturale ha compiuto dei salti di qualità evidenti. Oggi le
nuove sfide implicano una capacità sempre maggiore di disporre e
di utilizzare le nuove tecnologie al servizio della persona per
la vita quotidiana, il lavoro, il tempo ricreativo, ed è
necessario un ulteriore salto di qualità nella visione
culturale. È fondamentale che al fianco del Comitato, della
Fondazione, delle persone e delle loro famiglie ci siano le
Istituzioni e che, ad ogni livello istituzionale, lo sguardo si
concentri sulla possibilità di investire su ogni persona e sulle
sue capacità, superando i limiti dettati dall'ambiente e,
qualche volta, anche dalla mente di chi guarda".
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