Studenti protagonisti delle Giornate
della Formazione italiana nel mondo. Le voci di chi studia nelle
scuole italiane all'estero, con tanto di riflessioni e proposte,
hanno trovato spazio nel primo appuntamento istituzionale sul
tema, voluto dal Ministero degli Affari Esteri, conclusosi oggi
alla Farnesina. Una vera e propria "agorà del pensiero libero
della scuola italiana nel mondo", come hanno definito gli stessi
protagonisti il tavolo di lavoro, uno dei quattro in programma,
che ha coinvolto una decina di loro, chi in presenza chi online.
Emozione ed orgoglio, oltre ad un gran senso di
responsabilità per il ruolo a cui sono stati chiamati, sono i
sentimenti che hanno guidato il loro lavoro e che hanno
riportato come veri e propri ambasciatori all'assemblea finale.
Il tutto con uno sguardo al futuro e alla partecipazione attiva
di ognuno di loro: "Per noi studenti è sempre importante essere
ascoltati e dare il nostro contributo". Ed ancora, "dall'agorà
siamo usciti rafforzati". E' stata "un'esperienza importante, un
momento di crescita", dice Sara Altafaj Cotrufo, studentessa da
Barcellona. "Ho iniziato a studiare in un liceo italiano per
finire il percorso di studi iniziato in Italia ma poi - afferma
Fabio Guglielmo Feo, da Zurigo - ho scoperto quanto realmente
potesse offrirmi rappresentare l'italianità all'estero".
Per Fabio Guglielmo, il primo contatto con i colleghi
all'estero è stato durante il lockdown, attraverso un corso sul
cinema: "Fu una bellissima interazione. La cultura ci lega ma
viviamo in modo diverso, è stato bello scoprire nuovi punti di
vista". Significativo per i giovani studenti, lo scambio di
culture. Brando Morigi, che frequenta una scuola ad Istanbul,
riferisce che "c'e molta curiosità per la lingua italiana da
parte degli studenti turchi che cercano di essere molto
partecipi. E c'è interesse per la cultura, soprattutto la
cucina". "Essere qui - secondo Hassan Mohamed, studente egiziano
della Scuola salesiana Don Bosco a Il Cairo - è un'opportunità
bellissima. Rende vivi incontrare persone da tutto il mondo, da
Istanbul, Zurigo, Atene: un mondo diverso che fa uscire il
bello". Anche in Egitto, "c'è interesse per la cultura italiana.
Nella mia scuola si fa tanto per diffondere la lingua italiana".
Nel merito delle proposte avanzate dall'agorà degli studenti,
l'introduzione di corsi di digitalizzazione per alimentare sia
la responsabilità dell'uso della rete sia la consapevolezza dei
rischi che comporta; incrementare programmi di scambio e
gemellaggi fra le scuole; per favorire l'inclusione a scuola di
ragazzi svantaggiati, prevedere la presenza di psicologi. Mentre
in tema di sostenibilità, è necessario parlarne di più in classe
o anche in orario extrascolastico, in modo interdisciplinare,
così da attivare comportamenti adeguati. In generale, è stato
richiesto di creare spazi online di discussioni e confronto fra
studenti.
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