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ANSAcom - In collaborazione con Acea
“Il tema dell’acqua è a cavallo tra ambiente e infrastrutture, è un fattore chiave anche per lo sviluppo del settore industriale. Le riflessioni devono riguardare tutto il tema dell’infrastruttura idrica. Il tema di risolvere tutta la gestione dell’infrastruttura passa attraverso tre concetti. Il primo è riuscire a intercettare tutta l’acqua sulle fonti - o piovana o dalla fonti stesse - e il secondo è avere un’adeguata struttura di trasporto. E dunque adeguare e collegare tutte le reti che oggi esistono per creare quanto più possibile una rete nazionale. E il terzo è dedicarsi quanto più possibile al riuso anche dell’acqua, che significa da un lato la depurazione, dall’altro creare dei sistemi di rete che utilizzino quest’acqua per trasportarla anche a fini ad esempio agricoli. Tutte queste tre azioni mirano a creare un ciclo integrato e soprattutto ottimizzato”. Lo ha affermato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Acea, Fabrizio Palermo, intervenendo al convegno della serie “Roma Locomotiva d’Italia” intitolato “Acqua=Sviluppo” a Palazzo Wedekind a Roma.
Un incontro, organizzato con il quotidiano Il Tempo, per fare il punto sulle possibilità di crescita - economiche, sociali e non solo - legate all’evoluzione del settore idrico italiano: gli investimenti sulla modernizzazione delle reti idriche, le risorse dedicate al comparto del Piano nazionale di resilienza, le regole per la gestione dell’acqua nei diversi settori economici e le prospettive industriali e regolamentari.
Per il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, "alcuni temi non sono a scadenza. L’acqua è fondamentale. Quanto al Pnrr, su 146 progetti ce ne sono solo una decina che hanno una criticità, e per lo più formale. Il tema dell’acqua è cosi importante per me, per il ministero e per il Governo che non solo spenderemo tutte le risorse da qui al 2026 ma se avanzassero da altre voci di spesa potremmo spenderne un miliardo in più". Al convegno ha partecipato anche il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineto come il percorso avviato sia quello degli ambiti integrati: da 2400 bisogna arrivare ad avere "un centinaio di gestori che abbiano robustezza per programmare e un sistema acquedottistico che soprattutto non abbia 40% di perdita".
Una delle opere più importanti per il futuro del nostro paese riguarda l’accumulo di acqua. "Oggi tratteniamo solo l’11% di acqua piovana. Altri paesi sono cresciuti in modo significativo, come la Francia o la Spagna. Il nostro obiettivo è arrivare al 50%. In questo modo daremo una risposta rispetto ai periodi di siccità che abbiamo vissuto nei prossimi anni, ma anche i fenomeni di carattere atmosferico particolarmente violenti nel riuscire a trattenere l’acqua quando c’è un’eccessiva piovosità. Serve uno sforzo da parte nostre istituzioni per snellire procedure burocratico e dare delle risposte ai nostri operatori".
ANSAcom - In collaborazione con Acea
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