Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con Cida
“Abbiamo intitolato questo incontro “Siamo tutti lavoratori” proprio perché intendiamo rappresentare le istanze non solo del management, ma di tutta quella fetta di popolazione sempre più assottigliata che contribuisce alla sostenibilità del sistema con il proprio sudore, il cosiddetto “ceto medio”, che contribuisce pagando imposte e sostenendo il welfare di tutti” ha dichiarato Stefano Cuzzilla, presidente di Cida, nel suo intervento durante l’incontro pubblico “Siamo tutti lavoratori. Difendere le pensioni e riportare equità”.
“Un ceto medio che ogni anno vediamo ridursi nei numeri. Parliamo di poco più di 5 milioni di italiani che, in servizio o in pensione, pagano da soli il 60% dell’Irpef. Tutti gli altri sono in prevalenza assistiti, ed evidentemente non si tratta esclusivamente di persone in povertà che bisogna sostenere. Un ceto medio che ogni anno vediamo impoverirsi sotto i colpi dell’accanimento fiscale, dell’inflazione e della progressiva esclusione dal sistema di welfare pubblico” ha continuato Stefano Cuzzilla.
“Lavoratori e pensionati che negli ultimi anni hanno visto una forte compressione verso il basso del potere d’acquisto, che ormai oscillano tra disillusione e rabbia. Penso ai nostri medici, ai dirigenti pubblici, alle alte professionalità della scuola, competenze necessarie al sistema, che hanno le retribuzioni più basse dei loro omologhi europei e che, arrivati a fine carriera, sono trattati come dei bancomat. Penso soprattutto ai nostri giovani che nemmeno confidano più nella pensione futura”.
ANSAcom - In collaborazione con Cida
Ultima ora