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ANSAcom - In collaborazione con Assogestioni / Salone del Risparmio 2024
“Bisogna rivedere la direttiva sulla diversità e inclusione, bisogna favorire il concetto stesso di diversità. C’è una definizione di diversità o inclusione? No, manca e va inserita a livello europeo” ha dichiarato Ursula Bordas, consumer protection and sustainability senior expert di Eiopa, intervendendo durante il dibattito su “Diversità, equità e inclusione (DEI) alla ricerca di uguaglianza nel framework europeo”, organizzato da Assogestioni all’interno del Salone del Risparmio. Per l’esponente dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali lo slogan dell’Europa è “uniti nella diversità”, ma questo fatica a riflettersi a livello cooperativo. “Abbiamo già fatto molto, portando la percentuale delle donne nei board al 40%, ma dobbiamo ancora lavorare molto, visto che abbiamo solo il 6% di donne in posizioni apicali” ha commentato Ursula Bordas. “Ci sono nazioni che hanno delle quote quantitative rispetto all’inserimento delle donne nei board, ma queste quote devono essere anche qualitative” ha continuato l’esponente dell’Eiopa. “Oggi occorre dunque un cambiamento culturale, non solo un focus sulle leggi da fare, ma capire come cambiare la nostra cultura aziendale e renderla più inclusiva. Servono politiche più inclusive, il nostro settore è ancora dominato dagli uomini, serve dunque una soluzione di governance e legislativo, ma tutto parte dal cambiamento culturale, legato a stereotipi” ha concluso Ursula Bordas.
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