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"È evidente che la tutela ambientale e la sostenibilità non si affrontano a colpi di sentenze, però non sono da sottovalutare perché sono dei pungoli che possono innescare ulteriori meccanismi di cambiamento. Nel nostro sistema è evidente che tutte queste decisioni avranno un significato se trovano un'accoglienza da parte dei soggetti che devono poi attuarle. Non a caso l'articolo 41 della Costituzione si rivolge alle imprese mentre nell'articolo 9 protagonista è la Repubblica che tutela l'ambiente". Lo ha detto Marta Cartabia, presidente emerito della Corte costituzionale ed ex ministra della Giustizia, in occasione della prima giornata del Festival nazionale dell'Economia civile, in programma a Firenze fino al 6 ottobre.
"La Repubblica - ha aggiunto Cartabia - chiama a un'azione corale senza la quale, senza la cooperazione di tutti i soggetti implicati, quegli obiettivi di sostenibilità resteranno soltanto dei miraggi e alla fine delle vuote formule retoriche". Cartabia ha poi ricordato che "nel 2022 la Costituzione è stata modificata incidendo sull'articolo 9 e 41 per introdurre in modo esplicito la tutela dell'ambiente come principio fondamentale, siamo andati a incastonare il tema dell'ambiente nel 'sancta sanctorum' della Costituzione quello che normalmente viene protetto. E lo si è fatto con una riforma che ha ottenuto un sostegno trasversale del parlamento".
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