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"Come ci ha insegnato Gaber, partecipazione fa rima con libertà. Molto spesso questa può passare dalle righe del rap e lo vedo collaborando con ragazzi detenuti in carceri minorili. La generazione precedente alla mia è riuscita a rendere il carcere minorile una soluzione minoritaria, a cui arriva il 3% soggetti. La mia generazione è arrivata a sognare una realtà dove il carcere minorile venga del tutto eliminato. Sarebbe bello, un giorno, che le nuove generazioni possano parlarne come un qualcosa di ormai superato". Lo ha detto il rapper Kento, durante il panel dal titolo 'Le dimensioni costituzionali della sostenibilità e come partecipare al Piano B' nel corso della prima giornata del Festival nazionale dell’Economia civile, in corso a Firenze. I temi trattati sono stati quelli della sostenibilità, della pace e della giustizia, in ottica di economia civile. Tra i relatori anche Maria Paola Monaco, professoressa associata di diritto del lavoro dell'Università di Firenze, che ha evidenziato come Firenze rappresenti "da sempre un esempio di economia civile: si pensi al Medioevo, dove la città era la culla delle corporazioni. Il nostro obiettivo oggi, e durante l’intero Festival, deve essere quello di rendere la sostenibilità non una scelta, ma un imperativo morale ancor prima che costituzionale". Parlando di un possibile Rinascimento economico, invece, Marina Albanese, professore di politica economica dell'Università di Napoli 'Federico II', ha detto che "spesso le imprese sono costituite in seguito a desideri delle persone, che non sempre sono profitto e guadagno. I desideri possono essere quelli di generare lavoro, tutelare l’ambiente e contrastare lo spopolamento locale. Noi economisti - ha concluso - abbiamo gli strumenti per studiare, però, solo un obiettivo: la massimizzazione del profitto. Vanno immaginate delle forme lavorative e produttive diverse da quelle attuali. Una su tutte, per esempio, può essere quella cooperativa".
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