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“Sfortunatamente il rischio nucleare non è mai stato così alto, la minaccia nucleare non è mai stata così alta e ci sono anche questi accordi bilaterali sul disarmo nucleare da cui sono usciti gli Stati. Quindi stiamo nella situazione in cui la cosa agli armamenti nucleari è sempre più rapida. Quindi adesso è il momento che la comunità internazionale e che la società civile agiscano contro questi rischi perché non c’è più tempo”. Lo ha detto Melissa Parke - direttrice esecutiva della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (Ican) premio Nobel per la pace 2017 -, in occasione del Festival nazionale dell’Economia civile in corso a Firenze fino a domani, 6 ottobre. Per Parke, che ha partecipato al panel dal titolo ‘Partecipare e non rassegnarsi alla guerra e alle armi’, “le armi nucleari sono l’unico strumento creato dall’uomo capace di distruggere l’umanità in un unico istante perciò è assolutamente necessario eliminare questa minaccia prima che questa minaccia elimini noi”. Parke ha poi esortato i partecipanti e soprattutto i giovani alla partecipazione. “Dal momento che le armi nucleari possono distruggere tutto e tutti è una questione che ci riguarda tutti, in tutto il mondo - ha detto -. Solo una specie può fermare questa minaccia ed è la specie umana. E se dovessimo sopravvivere non possiamo attendere ancora che i politici agiscano per il cambiamento, noi dobbiamo perseguire il cambiamento”. Per Parke “ci sono molte cose che possiamo fare a livello individuale e collettivo. Più di 800 città nel mondo hanno firmato l’appello di Ican per il disarmo nucleare, abbiamo 100 città italiane che hanno aderito all’appello, anche Roma e speriamo che anche Firenze aderisca presto. E’ importante - ha concluso Parke - che qualsiasi siano le nostre possibilità tutti noi ci rendiamo conto che possiamo mettere piccoli pezzetti del puzzle per pretendere dai nostri governi di rispettare gli accordi internazionali, come quelli sui diritti umani e sulla sostenibilità”.
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