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Arte e cultura al Festival nazionale dell’Economia Civile. Nel panel dal titolo '“La cultura come strumento di partecipazione e inclusione' si è parlato di come la cultura può fornire un grande contributo al benessere delle persone e allo sviluppo delle comunità se è capace di individuare e sperimentare nuovi modelli di partecipazione e produzione culturale. L’idea è che la cultura possa e debba essere usata come uno strumento di inclusione sociale e partecipazione attiva, e per questo motivo si indagherà su come connettere i sei temi dell’impatto culturale: servizi di prossimità, economia civile, società inclusive, sviluppo locale, efficientamento energetico ed economia circolare. "Partecipazione e cultura - ha detto Matteo Spanò, presidente Muse e vice presidente Federcasse, tra gli ospiti dell'incontro - sono due elementi imprescindibili, per questo dobbiamo diffondere esperienza culturale; uno strumento sono i mass media. Quello alla cultura deve essere un diritto, capace di portare al bene comune e alla felicità pubblica. In questo momento in cui lo Stato ha meno possibilità di investire nel sistema culturale, oltre ai privati bisogna cercare altre soluzioni, anche territoriali". Per Stefano Zamagni, professore di economia politica all’Università di Bologna, "uno degli elementi che caratterizzano questa epoca di trasformazione è la crisi della cultura, e in questo ovviamente ha un ruolo la scuola. Negli anni del boom economico, nel nostro Paese, ci fu l’industrializzazione anche della cultura, che anche in questo campo condusse al 'monoprodotto'. A partire da fine secolo scorso quel modello entrò però in crisi in tutto il mondo, e si verificò una frammentazione in subculture. Il risultato lo vediamo oggi, con il nostro ceto medio che soffre, perché non ha più accesso a un livello culturale intermedio, problema a cui ancora non si trova risposta". La terza giornata di Fnec si è poi conclusa dando spazio allo spettacolo con 'Scoop. Donna Sapiens' con Giobbe Covatta che ha anche affrontato temi di stretta attualità come il lavoro per i giovani: "Non è soltanto la mancanza di lavoro o la precarietà, è un problema che incide su tutta la società e il 'sistema paese', se poi pensiamo a tutti i giovani che abbandonano l’Italia in cerca di altre opportunità". Spazio ance alla musica: sul palco del Salone dei Cinquecento di Palazzo vecchio è tornato il format 'Artisti per la sostenibilità' con Ermal Meta e Fabrizio Moro.
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