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ANSAcom - In collaborazione con Unicoop Firenze
L’introduzione nel 2010 delle buste in mater-bi in sostituzione delle buste di plastica, con un risparmio di 25mila tonnellate di CO2, l’uso nei reparti di incarti costituiti da materiali completamente biodegrabili e compostabili, l’eliminazione nel 2019 della plastica monouso dalla vendita con due anni di anticipo rispetto alla normativa e, ancora, lo sviluppo del prodotto a marchio con l'obiettivo di minimizzare gli sprechi e l'emissione di sostanze dannose per l’ambiente. Sono alcune delle buone pratiche adottate da Unicoop Firenze per contrastare il cambiamento climatico. Il punto sull'impegno ambientale della cooperativa è stato fatto oggi in occasione del convegno dal titolo ‘Futuro sostenibile – buone pratiche per salvare il nostro Pianeta’, a cui hanno partecipato Francesca Gatteschi, direttrice soci Unicoop Firenze, Stefano Ciafani, presidente Legambiente, lo scienziato Stefano Mancuso e Serena Giacomin, presidente di Italian climate network.
Dopo la consegna del 'Premio speciale il riciclo non va in vacanza’ consegnato da Coripet a Unicoop Firenze per i suoi 16 ecocompattatori, il convegno ha dato spazio agli interventi sul cambiamento climatico, sui suoi effetti sempre più dirompenti e sulle possibili azioni da intraprendere per fermare il degrado dell'ambiente. Tra i temi toccati, anche la recente alluvione che ha colpito la Toscana, come fenomeno collegato alla crisi del clima che vive il pianeta. Nel corso dell'evento è stato ricordato quanto negli anni la cooperativa abbia investito sul fronte dell’energia pulita: dal 2013, anno di installazione del primo impianto fotovoltaico nel Coop.fi di Ponte a Greve a oggi, Unicoop ha realizzato 50 impianti fotovoltaici in grado di produrre 13 milioni di kWh annui da fonti rinnovabili. Grazie alla copertura fotovoltaica si evita l'immissione annua di 6.000 tonnellate di CO2, equivalenti al consumo di energia elettrica di 4.800 famiglie equivalenti. Inoltre, dal 2014, la cooperativa ha realizzato una serie di azioni di risparmio energetico tra le quali l'installazione di illuminazione a led, la chiusura dei banchi frigo, l'alimentazione delle centrali frigo a CO2 con l'eliminazione dei gas florurati. Sul fronte dei servizi a soci e clienti, sono state installate 130 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici nei parcheggi di 43 strutture commerciali con circa 70mila ricariche l’anno e 26 punti di raccolta che consentono di recuperare ogni anno 230 tonnellate di olio esausto. L'impegno di Unicoop Firenze si è indirizzato anche sulla comunità, con il coinvolgimento di cittadini, scuole, sezioni soci e associazioni del territorio. Tra i principali progetti quello dei boschi didattici grazie al quale, nel triennio 2021-2023, ne sono stati realizzati 48 in 26 Comuni delle sette province in cui opera la cooperativa, il progetto Liberi dai rifiuti pensato per coinvolgere i cittadini per la raccolta di rifiuti abbandonati e Arcipelago pulito per consentire ai pescatori di riportare a terra e smaltire correttamente i rifiuti recuperati durante l’attività di pesca. Unicoop è stata anche tra i promotori del Bosco di Montopoli, realizzato in un’area precedentemente destinata ad allevamento: su 6 ettari di terreno sono stati piantati 3000 nuovi alberi che, secondo le stime, in 10 anni potranno assorbire 170 tonnellate di CO2 e altri inquinanti.
Francesca Gatteschi, direttrice soci Unicoop Firenze, ha spiegato che "i numeri presentati oggi ci dicono che la nostra organizzazione non è mai stata ferma e ha sempre mosso i passi in anticipo, facendo del tema ambientale un terreno di partecipazione attiva delle persone: la giornata di oggi, con il prezioso contributo dei tanti esperti e scienziati che ci supportano, è l'occasione per rilanciare il nostro impegno puntando al coinvolgimento del grande pubblico di soci, clienti, cittadini e dei più giovani”.
ANSAcom - In collaborazione con Unicoop Firenze
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