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ANSAcom - In collaborazione con Quintegia
Il New Brand Observatory, giunto alla seconda edizione, è una mappatura ed uno studio dettagliato dei nuovi marchi che si apprestano ad entrare in Italia o in Europa con una gamma a propulsione elettrica (Bev o Phew). L'analisi per marchio si sviluppa attraverso un framework che guarda a proprietà, gamma a nuova propulsione, prezzi e segmenti, tecnologia e innovazione, mobilità, sostenibilità, prenotazione e acquisto online, tutto in considerazione dell’approccio distributivo e della timeline di ingresso. Il quadro per brand è arricchito da considerazioni qualitative e aggiornamenti di stretta attualità. Nello studio anche curiosità sul contesto di importazione europea dalla Cina, su aziende cross-industry interessate all'automotive e futuri nuovi marchi di costruttori noti nel panorama internazionale. L'Italia, fra gli oltre 60 marchi considerati, è appetibile per almeno 22 marchi auto elettrificati attratti dal Paese: 9 già presenti dal 2020 e altri 13 interessati al mercato nazionale in gran parte entro il 2024. Vi sono poi altri 8 marchi fra i già presenti e gli entranti in altre nazioni europee per un totale di almeno 30 marchi elettrificati in Europa. Nel totale queste realtà hanno provenienza principalmente dalla Cina, ma anche dalla Turchia e dal Vietnam. Per i brand già presenti nel nostro Paese, la tendenza è quella di entrare nel segmento Suv con un prezzo che oscilla tra i circa 17 mila euro e oltre i 90 mila euro. Il prezzo risulta sia un punto di forza sia un punto di debolezza nella percezione del consumatore finale. Se da una parte è portato ad apprezzare la competitività, dall'altra si ha il timore che il prodotto possa avere una qualità più bassa rispetto ai marchi conosciuti: un concessionario su tre è concretamente interessato ad aggiungere un nuovo marchio emergente in portafoglio brand. Attualmente il tema caldo sul quale si sta dibattendo è la tutela della concorrenza sul mercato europeo. Potrebbero essere introdotti dazi doganali allo scopo di contrastare l’importazione di vetture a basso costo. La Cina ha prorogato al 2027 la sua politica fiscale tesa a facilitare l'acquisto di veicoli ad energia alternativa, con misure di esenzione di imposta sull'acquisto.
ANSAcom - In collaborazione con Quintegia
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