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ANSAcom - In collaborazione con Aism
Le difficoltà del servizio sanitario nazionale si riflettono anche sulle persone con sclerosi multipla, categoria di pazienti che ha particolare bisogno di risposte tempestive e coordinate. Il 35,2% dei malati riscontra ritardi per accedere a risonanze magnetiche, il 24% alle visite di controllo, il 17,5% lamenta la mancanza di servizi territoriali. Inoltre, tra quanti riscontrano problemi nel percorso di cura, il 46,9% lamenta di aver ricevuto in maniera insufficiente o non aver ricevuto affatto la riabilitazione, il 45,2% il trattamento psicologico, il 39,3% le cure farmacologiche sintomatiche, il 19,6% l’assistenza domiciliare. È quanto emerge dal Barometro della Sclerosi Multipla e Patologie Correlate 2024, documento elaborato annualmente da Aism e presentato alla Camera dei Deputati.
Secondo quanto rilevato dal Barometro, la qualità delle cure è alta: il 90% dei malati ha come punto di riferimento un Centro sclerosi multipla e il 70% riceve terapia modificante il decorso della malattia. Inoltre cresce la diffusione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici e Assistenziali sia a livello regionale (14 approvati più 4 in discussione) ma anche a livello territoriale (il 36,5% dei Centri). Tuttavia, rimangono ostacoli legati alla carenza di personale (indicato dall’80% circa dei Centri), alla debolezza dei servizi territoriali e sociali (segnalato dal 60%), alle complicazioni amministrative e nella condivisione dei dati clinici (57%). Resta critico il problema della presa in carico dei malati: soprattutto le persone con disabilità moderata (47,2%) e grave (78,6%) hanno bisogno di aiuto e assistenza in casa, ma oltre il 20% non riesce a riceverlo affatto. Tra chi lo riceve, solo il 17,1% può fare affidamento completamente sui servizi pubblici. Il 39,7% ha un caregiver familiare. Il 55%, al tempo dedicato dal caregiver deve aggiungere quello di personale a pagamento.
ANSAcom - In collaborazione con Aism
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