Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con Gilead
Una visita dal medico di base per quello che sembrava un fastidio alla gola, era il 19 settembre del 2018. Parte da qui la storia di Franca Ruffo una delle tre protagoniste di ‘La strada davanti a sé’, il podcast giunto alla seconda edizione che raccoglie pensieri e voci di chi ha affrontato un tumore ematologico.
Franca dopo quel giorno dal medico e una serie di esami approfonditi ha avuto una diagnosi di linfoma diffuso a grandi cellule B. Una patologia che ha trovato la forza di affrontare prima di tutto grazie a se stessa, alla famiglia, agli amici, ai medici ma anche un po’ sentendo le voci di chi prima di lei ha affrontato la malattia. Per questo ha deciso di mettersi in gioco e di raccontare in prima persona la sua esperienza in questa seconda edizione del podcast promosso da Chora Media e Gilead.
“Per me fare questo podcast è come vedersi allo specchio, e vedere i dolori fisici e psicologici che ci possono essere in questo percorso. Io questo podcast lo faccio perché devo ringraziare - ha spiegato -. Non mi sono arresa durante i periodi più bui del mio percorso, sentendo che dall’altra parte c’erano persone come me che stavano male e che ce l’hanno fatta. Il mio obiettivo è proprio tramettere a loro la forza che ho io ricevuto io da questi podcast che sentivo quando ero in ospedale.
Quando mi è stato proposto di farlo ho accettato immediatamente perché vorrei donare agli altri, a tutti questi amici di percorso la forza e la volontà di crederci, di affidarsi ai medici perché bisogna avere fiducia. L’unico che puoi tirarti su sei te stessa, avere la forza di dire ok c’è la nube? Perfetto, un raggio di sole e passerà”. Con Chora Media “una delle prime cose che abbiamo deciso di fare - ha spiegato Sara Poma, Responsabile contenuti Branded Chora - era trovare delle storie che facessero sentire meno sole le persone . Sentire una storia da una persona che ha vissuto la tua esperienza significa anche trovare un po’ di conforto”.
ANSAcom - In collaborazione con Gilead
Ultima ora