Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con AbbVie
“L’Unione Europea afferma che le biotecnologie saranno una delle tecnologie fondamentali nel prossimo secolo e il prossimo anno varerà la nuova strategia dedicata. Se l’Italia vuole contribuire a questa strategia ed essere competitiva nel prossimo secolo, deve cominciare a muoversi investendo in biotecnologie”. È quanto afferma all’indomani dell’assemblea annuale di Assobiotec, l’Associazione nazionale di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie, Fabrizio Greco, presidente di Assobiotec e amministratore delegato di AbbVie Italia.
Le biotecnologie sono ormai applicate in innumerevoli ambiti: dall’agricoltura a numerosi settori industriali. Il campo in cui hanno oggi il peso maggiore è quello della salute: il 40% dei farmaci sono infatti biotecnologici. In Italia il mercato è in continua espansione e secondo le ultime rilevazioni vale oltre 13 miliardi di euro l’anno.
“Uno degli elementi fondamentali per guadagnare competitività in quest’area è la ricerca”, spiega Greco. “L’assemblea di ieri è stata un momento di riflessione su cosa sia necessario fare in Italia per essere competitivi nel campo della ricerca”, prosegue. “Una delle chiavi è la formazione e lo sviluppo di competenze: è necessario avere sufficienti giovani formati nelle materie Stem. Tuttavia, occorre anche motivarli a impegnarsi nella ricerca e creare le condizioni affinché le loro idee possano diventare qualcosa di concreto grazie al trasferimento tecnologico”.
Tutto ciò richiederà investimenti, ha sottolineato il presidente di Assobiotec. “Oggi a livello europeo siamo un piccolo player. Il mercato è dominato dagli Usa, con una quota di circa il 60%; l’Ue è al 12%; segue la Cina con l’11%. Tuttavia, la Cina investendo molto, così come altri Paesi emergenti come l’India. È necessario muoversi subito per avere rilevanza in un settore che sarà determinante per il futuro”, conclude Greco.
ANSAcom - In collaborazione con AbbVie
Ultima ora