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ANSAcom - In collaborazione con MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana
Realizzare nei luoghi di approdo dei migranti italiani nel mondo grandi sculture in bronzo a forma di una mano che indichino l'Italia, simbolo della passione, degli sforzi e dei sacrifici dei tanti italiani che nel passato e oggi hanno lasciato il nostro Paese. È il progetto artistico internazionale per il 'turismo delle radici' dell'emigrazione italiana 'We come from there' ideato dallo scultore Dante Mortet e presentato dal presidente della Fondazione Mei Paolo Masini stamani a Genova all'inaugurazione della quinta edizione del congresso internazionale 'Diaspore italiane - rappresentazione e questioni di identità' in programma fino al 7 dicembre a Genova al Museo nazionale della emigrazione italiana (Mei) e al Galata museo del mare (Mu.Ma) con protagonisti oltre 80 esperti provenienti da tutto il mondo. "I migranti italiani sono stati e sono semi preziosi in terre generose, - sottolinea Masini - perciò vogliamo ricordarli con un progetto artistico internazionale che lanciamo oggi da Genova. Alla base delle sculture posizioneremo un Qr code dal quale si trovino le storie di coloro che in quel luogo arrivarono e che spesso hanno fatto le fortune dei Paesi all'estero". "È una proposta che lanciamo a livello internazionale, dell'Italia ce ne occuperemo noi, collocando le mani giganti nei grandi porti di partenza: Genova, Napoli, Palermo e Trieste - spiega -. All'estero chiediamo a istituzioni, associazioni e aziende italo-discendenti di metterci del proprio e insieme realizzare una grande scultura che vuole diventare il simbolo dell'emigrazione italiana". "'Diaspore italiane' è un convegno internazionale molto importante che fa il punto sull'emigrazione italiana nel mondo, numerosi direttori di museo ed esperti si riuniscono a Genova dove sorge il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, un punto di riferimento italiano e internazionale sull'emigrazione. - rimarca - Il turismo della radici sta diventando un filone molto importante per l'economia italiana, ci stiamo lavorando insieme al Ministero degli Esteri che ha lanciato la proposta, pensiamo che possa diventare una grande opportunità".
ANSAcom - In collaborazione con MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana
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