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Ania, il clima minaccia tutti. Assicurazioni fondamentali

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Ania, il clima minaccia tutti. Assicurazioni fondamentali

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In collaborazione con Ania

'Servono programmi pubblico-privati. Bene l'obbligo di polizza'

ROMA, 20 settembre 2024, 18:05

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Maria Bianca Farina, presidente Ania - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Bianca Farina, presidente Ania - RIPRODUZIONE RISERVATA
Maria Bianca Farina, presidente Ania - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Ania

"Abbiamo appena assistito all’ennesima prova che il cambiamento climatico è ora una minaccia reale in tutto il mondo". È il messaggio con cui la presidente dell'Ania, Maria Bianca Farina, ha aperto l'Insurance high-level conference. Farina ha citato il super tifone Yagi in Vietnam con oltre 300 morti e la tempesta Boris che ha colpito l’Emilia-Romagna. "Si tratta di un allarme - ha detto - che vede coinvolta tutta l’umanità e non solo le zone costiere e desertiche". Farina ha espresso, a nome suo e di tutto il settore assicurativo, la "più profonda solidarietà e sostegno alla popolazione delle aree dell’Emilia-Romagna e delle Marche" "Come assicuratori italiani, crediamo fermamente che i programmi assicurativi pubblico-privati (Ppip) per i rischi naturali svolgano un ruolo fondamentale" ha detto la presidente. Il loro coinvolgimento sarebbe fondamentale per colmare il gap di protezione rispetto ai danni da catastrofi naturali. Secondo dati di Swiss Re citati dall'Ania, il gap in quattro Paesi del G7 rappresenta il 25-50% delle perdite totali, è significativamente più alto in Italia (80%). Le catastrofi naturali sempre più frequenti e danni più costosi mettono a rischio i conti pubblici e chiamano il governo a cercare nuove soluzioni. "È finito il tempo in cui lo Stato poteva intervenire ed erogare risorse per tutti e per sempre", ha detto il ministro della Protezione civile Nello Musumeci prospettando l'obbligo di polizze anche per le abitazioni. Nel disegno di legge sulla ricostruzione all'esame del Parlamento è prevista una delega al governo su questo punto. "Non abbiamo ancora parlato di obbligo ma ci avvieremo verso questa conclusione", ha anticipato il ministro. Il nuovo obbligo affiancherebbero quello già previsto per le imprese dalla scorsa legge di bilancio che le chiama ad assicurarsi entro il 31 dicembre 2024 per evitare sanzioni. Il decreto attuativo, secondo l'Ania, arriverà a breve e permetterà di entrare nella fase attuativa "presto". Al momento, secondo le compagnie, sono assicurate sotto il rischio di terremoto e alluvione solo il 5% delle aziende e il 6% delle abitazioni. In un messaggio, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che questo sistema segnerà un passo importante verso il miglioramento della nostra situazione economica, finanziaria e sociale resilienza agli shock legati al clima". Shock che rischiano di costare cari. Al di là dei danni immediati gli eventi catastrofali hanno conseguenze economiche negative a lungo termine sui mercati e per le finanze pubbliche, ha spiegato Giorgetti, tanto da comportare "rischi significativi stabilità economica e finanziaria". Per Farina, la polizza obbligatoria sulle case "sarebbe un giusto passo perché anche le famiglie italiane hanno bisogno di tutela e significherebbe mettere in protezione il nostro Paese". Inoltre "se tutti si assicurassero, i costi sarebbero davvero tanto più bassi rispetto agli attuali", garantisce. Il presidente dell'Ivass - Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, Luigi Federico Signorini, ha spietato quali sono i punti cruciali dell'implementazione dell'obbligo di polizza per le imprese. In particolare il sistema deve essere "tecnicamente sostenibile per gli assicuratori e conveniente per gli assicurati, in modo che la copertura universale sia raggiunta senza problemi". È inoltre "essenziale" che i rimborsi "siano, e siano percepiti come, rapidi e prevedibili" e l’entità della copertura offerta deve essere "adeguata".

ANSAcom - In collaborazione con Ania

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