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ANSAcom - In collaborazione con Now Italia
"L'intelligenza artificiale è un tema straordinariamente importante, come sappiamo può portare un beneficio immenso alla vita della nostra società: un miglioramento dei nostri sistemi difensivi, un miglioramento della nostra vita associata, può semplificare i processi produttivi, farci risparmiare nei costi dei sistemi produttivi". Così il direttore generale dell''Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), il Prefetto Bruno Frattasi, a CyberSec2024 in corso a Roma. "Ma ci sono anche dei rischi associati anche alle ultime forma di intelligenza artificiale che chiamiamo di intelligenza generativa e che si avvicinano al linguaggio umano - prosegue - Il problema dell'intelligenza artificiale applicata ai vari settori diventa immediatamente un problema di sicurezza informatica per quello che riguarda la protezione e la vulnerabilità dei dati e che possono essere oggetto di un intervento esterno di manipolazione che vuol dire correzione del dato per fini non accettabili, che non possono essere accettati secondo i parametri valoriali che ci siamo dati da sempre". "Il modello europeo regolatorio è indispensabile perché se ci siamo resi conto di avere dei rischi seri non può non conseguire da questo che ci sia una regolamentazione che governi e minimizzi il rischio". "Non c'è dubbio che il modello regolatorio è un punto di riferimento ineludibile da cui bisogna partire. Vedremo nei prossimi mesi come arriveremo alla conclusione del processo che sta portando all'approvazione di questo provvedimento", prosegue. "Vogliamo costruire un gruppo permanente strutturato che lavori alle policy di sicurezza informatica in modo che queste policy siano frutto di condivisione. Lo abbiamo lanciato perché ci sembrava opportuno farlo in vista della presidenza italiana del G7 e abbiamo già ricevuto dei riscontri positivi dagli altri responsabili delle agenzie e centri di sicurezza cyber. Stiamo costruendo l'agenda dei lavori che a maggio si svolgeranno in Italia insieme agli altri colleghi degli altri sei paesi. Porteremo il frutto del nostro lavoro all'attenzione dei vertici delle varie nazioni e spero che ci ascolteranno". La volontà è "far conoscere alla politica quali sono tutte le questioni che si dispiegano sul campo della sicurezza informatica e dare a loro tutti gli strumenti per governare il rischio digitale", conclude Frattasi.
ANSAcom - In collaborazione con Now Italia
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